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JESOLO - La sabbia di Jesolo diventa un presepe anche ad Assisi. Sono circa 400 i cittadini jesolani partiti ieri alla volta della città umbra per partecipare, oggi pomeriggio, all'inaugurazione del presepe di sabbia nell'area antistante l'ingresso inferiore della basilica. Dopo piazza San Pietro a Roma e Matera, la natività in sabbia di Jesolo raggiunge così un altro simbolo internazionale della cristianità, con uno speciale legame con San Francesco, che realizzò il primo presepe della storia, a Greccio, 800 anni fa.
PELLEGRINAGGIO
Grande l'attesa in città, tanto che le parrocchie cittadine hanno organizzato ben sette pullman partiti all'alba di ieri verso l'Umbria. Molti anche i cittadini che si sono organizzati autonomamente, mentre ieri pomeriggio, sempre verso Assisi, è partita anche la delegazione guidata dal sindaco Christofer De Zotti e composta da gran parte della giunta e numerosi consiglieri. «Con il Sacro Convento di Assisi commenta il sindaco Christofer De Zotti si è creata una forte sintonia sviluppata in un'importante collaborazione.
ALL'ESTERO
In questo caso una delle città potrebbe essere Monaco di Baviera, per risaldare il legame con la Baviera, oppure la suggestione di un presepe a Kiev, ma anche quello ad Auschwitz per lanciare un messaggio di pace al mondo. Per realizzare il presepe di sabbia realizzato ad Assisi, da Jesolo sono state trasportate 240 tonnellate di sabbia. Ha una dimensione di 8 metri di lunghezza, 4 di altezza e 4 di profondità. Ad essere rappresentata è la Sacra Famiglia con San Francesco e gli angeli. L'inaugurazione avverrà in concomitanza con l'accensione dell'albero di Natale di Assisi. Tre gli artisti che per una ventina di giorni hanno scolpito la sabbia: il direttore artistico David Ducharme, Susanne Ruseler e Ilya Filimontsev. «Ognuno degli artisti - ha spiegato Massimo Ambrosin, direttore del progetto si è occupato di una parte dell'opera, che ha comunque un'omogeneità di stili».
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