Ragazzo di 21 anni rischia di annegare a Jesolo. I soccorritori non riuscivano a trovarlo

Ragazzo di 21 anni rischia di annegare a Jesolo. I soccorritori non riuscivano a trovarlo
JESOLO - E' rimasto sott'acqua per alcuni minuti e neppure i soccorritori riuscivano a trovarlo. Anche quando lo hanno ripescato, la situazione è apparsa subito...

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JESOLO - E' rimasto sott'acqua per alcuni minuti e neppure i soccorritori riuscivano a trovarlo. Anche quando lo hanno ripescato, la situazione è apparsa subito disperata. L'intervento dei bagnini prima e dei sanitari del pronto soccorso poi, hanno però permesso di salvargli la vita. Protagonista della brutta vicenda un giovane di 21 anni, con origini marocchine, residente a San Biagio di Callalta, nel trevigiano. Salvato in extremis, ora si trova ricoverato all'ospedale di San Donà di Piave. 


E' successo nel tratto di mare corrispondente alla torretta 9 (tra le piazze Mazzini e Trento), gestita, per quanto riguarda il servizio di salvataggio, dalla società Mareblu Adriatica. Il ventunenne si trovava a Jesolo con un gruppetto di amici. Una vacanza in giornata, per trascorrere al meglio il post lockdown, in relax e divertimento. Da quanto è stato possibile ricostruire, alcuni di loro stavano giocando in mare, in una zona dove comunque si toccava il fondale quando, ad un certo punto, il giovane è letteralmente scomparso. 

Gli amici hanno iniziato a cercarlo, mentre veniva attirata l'attenzione dei bagnini, che a loro volta hanno avviato le ricerche con l'utilizzo delle moto d'acqua. Di lui incredibilmente nessuna traccia, finchè è emerso dopo qualche minuto. Non è escluso che avesse messo il piede in una buca del fondale sabbioso e, non sapendo nuotare, si fosse fatto prendere dal panico. I bagnini della Mareblu prima e i sanitari poi, hanno avviato immediatamente le pratiche respiratorie. Quando la situazione sembrava ormai disperata, il ventunenne ha iniziato a dare segni di vita. Non è stato, così necessario, l'arrivo dell'elisoccorso ed è stato trasportato al nosocomio di San Donà di Piave. 

Si tratta del primo, importante, intervento in mare di salvataggio da parte degli operatori del litorale jesolano dall'inizio effettivo della nuova stagione balneare.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino