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JESOLO - «La gestione del primo soccorso nei capanni non prevede l'impiego esclusivo di personale sanitario e ricordiamo che non vi sono attrezzature mediche per il cui utilizzo sia necessaria la presenza obbligata di sanitari». Parole di Andrea Tomei, capogruppo di Fratelli d'Italia, che risponde ai dubbi sollevati dal consigliere comunale di opposizione Daniele Bison, perplesso sulla possibilità di affidare il servizio delle capanne di primo intervento della spiaggia ai bagnini di salvataggio che hanno più di 55 anni.
CARENZE DI PERSONALE
L'ipotesi è stata prospettata da Jesolo Turismo, proprietaria di queste strutture, per ovviare alla carenza di personale sanitario, contenere i costi e garantire comunque un'occupazione agli assistenti bagnanti che per limiti di età devono scendere dalla torrette. «Le esternazioni fatte dal consigliere dice Tomei -, forse preso dalla foga, non rispondono a verità né, tantomeno, rispettano la professionalità, l'esperienza e la formazione del personale della Jesolo Turismo.
LE CRITICHE
I dubbi dell'opposizione però permangono: «Probabilmente il sempre polemico consigliere Tomei la sera del Consiglio comunale era distratto ribatte Bison - Pensavo che il mio interlocutore fosse la Jesolo Turismo, evidentemente non è così, ne prendo atto. Le osservazioni propositive che ho fatto in quell'occasione vogliono da una parte salvaguardare i lavoratori ai quali verrebbero assegnate mansioni non attinenti alla loro qualifica con tutti i rischi conseguenti, dall'altra mantenere un'offerta di servizio ai turisti come quelli che offre, ad esempio, la vicina Bibione, dove nei punti di soccorso impiega esclusivamente personale sanitario. Per gli assistenti bagnanti con più di 55 anni possono essere individuate altre mansioni con Jesolo Patrimonio e Jtaca, come sempre è accaduto».
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