Ordinanza anti alcol, primo multato un militare Usa: 200 euro per lo spritz in piazza

La zona dove è stata elevata la prima multa
JESOLO - Primi giorni di ordinanza anti alcol a Jesolo, in molti però non hanno rispettato il divieto. E la Polizia locale ha comminato le prime sanzioni lungo piazza...

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JESOLO - Primi giorni di ordinanza anti alcol a Jesolo, in molti però non hanno rispettato il divieto. E la Polizia locale ha comminato le prime sanzioni lungo piazza Mazzini, da 200 euro, a un 24enne militare americano e a un 20enne trevigiano. Venerdì i vigili hanno fermato, nella stessa area, un 25enne veneziano alla guida ubriaco, con valore etilico di 1,5 g/l. È il provvedimento voluto dal sindaco Valerio Zoggia dopo le risse, danneggiamenti e problemi di decoro delle ultime settimane.



LA LINEA DURA
È scattata anche oggi - 13 giugno - dalle 16   il divieto di detenzione e consumo su suolo pubblico di bevande alcoliche anche acquistate da distributori automatici. Le limitazioni valgono ogni fine settimana dalle 16 alle 6 del giorno successivo in tutte le piazze e strade dell'intero territorio comunale, arenile compreso. Proprio sulla spiaggia il divieto è stato più volte disatteso, con giovani incrociati con bottiglie di birra e spritz in mano anche nel tardo pomeriggio.

REGOLE SCONOSCIUTE
Alla faccia dell'ordinanza, distesi sotto l'ombrellone o a passeggio sul lungomare, l'aperitivo non è quasi mai mancato. Specie nell'arenile di piazza Mazzini, che ieri ha registrato grandi presenze, con gruppi di giovani ammassati sulla battigia senza distanziamenti. Anche nell'acqua, musica sparata a palla e giovanissimi ammassati a ballare. Senza regole. «Non sapevamo dell'ordinanza riferiscono delle ragazze, distese al sole sulla spiaggia libera del consorzio, imbracciando l'immancabile bottiglia di birra - Forse alle 16 è un po' troppo presto, la gente vuole solo divertirsi». A fargli eco è un ragazzo steso poco distante: «Sapevo dell'ordinanza ammette bevendosi una birra ma non sapevo l'orario di inizio, ora farò attenzione». Al chiosco Tio Loco, epicentro del divertimento e aperitivo fronte mare, i gestori fanno di tutto per rispettare il distanziamento ai tavoli.

«ANDREMO ALTROVE»
Più difficile la situazione alle richieste dell'asporto: «Ai clienti cerchiamo di spiegare dicono i titolari che non possono dopo le 16 non possono bere l'aperitivo sotto l'ombrellone, non capiscono, si arrabbiano con noi e dicono che andranno a Cavallino o a Caorle. Una riflessione sugli orari va fatta». Da precisare, che la somministrazione ai tavoli è consentita e lo sanno bene i giovani seduti, con le caraffe di spritz appoggiate sul tavolo per non perdersi il rito dell'aperitivo fronte mare. Più tranquilla la situazione sulla piazza, almeno fino a sera. All'elegante terrazza dell'hotel Principe gli aperitivi non mancano e i pareri sono discordanti: «Qualcosa va fatto dice una compagnia di Treviso ci sono stati troppo eccessi negli ultimi tempi». Più scettici un gruppo di ragazzi di Padova e Bergamo: «Nei locali si può bere aggiungono sulla strada no, sembra un controsenso: se uno si vuole ubriacare lo può fare lo stesso».

LETTERA AL MINISTRO

Intanto ieri, l'Associazione jesolana albergatori e Confcommercio hanno inviato una lettera al Ministro dell'interno per chiedere più rinforzi: «La nostra città sta vivendo una momento di difficoltà scrivono Alberto Maschio e Angelo Faloppa vista anche la recente ordinanza, chiediamo con forza conferma dell'invio di sufficienti forze di polizia atte a garantire il rispetto della normativa e dell'ordine pubblico».
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Il Gazzettino