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JESOLO - Nuova piscina comunale, entro l'anno la firma del contratto. Passo in avanti per la realizzazione del nuovo centro natatorio in viale Martin Luther King: l'Amministrazione comunale, con un atto di ricognizione, ha fatto il punto sullo stato di attuazione del progetto, un passaggio definito con delibera di giunta, prevalentemente tecnico, ma che risulta indispensabile per completare le ultime fasi dall'iter burocratico. La procedura è iniziata nel maggio 2020, quando un gruppo di imprese ha presentato la proposta per l'attivazione di una collaborazione pubblico-privato finalizzata alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione per 20 anni di una nuova piscina.
IL PROGETTO
La proposta è stata approvata dal Consiglio comunale nel dicembre dello stesso anno, sulla base dell'interesse pubblico che implica e successivamente è giunto il via libera dell'aula anche al progetto di fattibilità tecnica ed economica (aprile 2021), mente nel marzo 2022 sono state aggiudicate al raggruppamento temporaneo di imprese la realizzazione dei lavori e la gestione dell'impianto.
ITER PRELIMINARE
Il progetto definitivo dell'opera proprio in questi giorni sta concludendo la fase di verifica, propedeutica all'approvazione, per poi acquisire tutti i pareri degli enti coinvolti. Una volta ottenuta la validazione, si andrà alla firma del contratto, che secondo le previsioni dovrebbe arrivare entro l'anno in corso. Dopodiché, una volta completate anche le ultime procedure, i lavori potrebbero partire, anche già nel prossimo anno.
IL SINDACO
«Quello approvato in giunta spiega il sindaco Christofer De Zotti - è stato un passaggio formale, ma indispensabile per dare seguito alla realizzazione del progetto. La nuova piscina, che prenderà il posto di quella esistente, risponderà ai nuovi criteri di efficienza, ma sarà anche più appetibile per gli utenti». Da definire il destino dell'attuale impianto natatorio, che dovrebbe comunque essere mantenuto. «Su questo fronte conclude De Zotti - abbiamo già avviato un ragionamento profondo, partendo dal presupposto che vogliamo mantenerla tra i beni immobili di proprietà del Comune, ma rinnovarla nei servizi conservandone la pubblica utilità».
Il Gazzettino