La prima mareggiata autunnale si mangia la spiaggia di Jesolo. Colpita soprattutto la zona Pineta - Foto

La prima mareggiata autunnale si mangia la spiaggia di Jesolo. Colpita soprattutto la zona Pineta
JESOLO (VENEZIA) - Vento di Scirocco e alta marea, la spiaggia di Jesolo colpita dalla prima mareggiata autunnale. La giornata di maltempo di ieri ha lasciato ancora una volta il...

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JESOLO (VENEZIA) - Vento di Scirocco e alta marea, la spiaggia di Jesolo colpita dalla prima mareggiata autunnale. La giornata di maltempo di ieri ha lasciato ancora una volta il segno lungo il litorale. Le onde hanno danneggiato soprattutto le dune di sabbia alzate da Federconsorzi nei giorni scorsi nella zona della Pineta: danni che per il momento sono contenuti, ma i segni dell'erosione già evidenti preoccupano gli operatori per quello che potrebbe accadere nelle prossime settimane con tutto l'inverno davanti.


Così se le onde davanti alla torre Merville ieri mattina hanno richiamato un gruppo di surfisti jesolani che hanno approfittato dello Scirocco per cavalcare le onde, in città il dibattito sulla difesa della costa è nuovamente tornato d'attualità. Il problema si ripropone ogni anno in occasione delle solite mareggiate, con la spiaggia sempre danneggiata nella zona della Pineta. All'orizzonte c'è sempre il progetto al vaglio della Regione e di Unionmare che prevede la realizzazione di un'isola artificiale di fronte alla costa per fermare la potenza delle onde e creare al tempo stesso una riserva naturale per il ripascimento meccanico che difficilmente potrà essere sostituito del tutto. In questo senso i progettisti olandesi hanno già effettuato sopralluoghi e rilievi sulla spiaggia, ma tempi e costi di realizzazione rimangono ancora tutti da definire. Ed è proprio per questo che al primo segnale di erosione, scatta la conseguente preoccupazione degli operatori balneari, costretti a fare i conti con l'erosione anche con l'alta marea.


«Seguiamo con attenzione e apprensione la situazione dice il sindaco Christofer De Zotti . Se al momento l'erosione è limitata, preoccupa quello che potrebbe accadere più avanti anche se tutti ci auguriamo di non registrare ulteriori criticità». Inevitabilmente la questione si collega con le opere strutturali. «Il percorso avviato con la Regione per il rilascio delle concessioni balneari attraverso la Legge 33 conclude il sindaco ci permetterà di ottenere dai privati degli oneri che saranno poi reinvestiti per opere strutturali di difesa della costa. Tra qualche mese si saprà la somma disponibile, ma contiamo di raccogliere circa 5 milioni di euro, a quel punto ragioneremo sulle opere». Appena passerà l'ondata di maltempo Federconsorzi continuerà ad alzare le dune anche nel resto dell'arenile, tenendo tra l'altro conto che alcuni tratti fino a pochi giorni fa era ancora attrezzati con lettini e ombrelloni.
G.Bab.

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Il Gazzettino