Jesolo, cercasi stagionali: «Manca personale nei chioschi, guardare verso l'estero è inevitabile»

Jesolo, cercasi stagionali: «Manca personale nei chioschi, guardare verso l'estero è inevitabile»
JESOLO - «La carenza dei lavoratori nel mondo del lavoro è un problema nazionale: le aziende devono introdurre maggiori benefici per incentivare il...

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JESOLO - «La carenza dei lavoratori nel mondo del lavoro è un problema nazionale: le aziende devono introdurre maggiori benefici per incentivare il personale». Parole di Roberta Nesto, sindaca di Cavallino, che per reclutare più personale stagionale chiede alle aziende di introdurre benefit in grado di invogliare i lavoratori a scommettere ancora sul turismo, comparto in cui tutti i settori sono costretti ad affrontare il problema della carenza di manodopera. Addirittura, dopo la carenza di camerieri, baristi, cuochi e commessi adesso mancano anche i bagnini di salvataggio. Un problema non da poco, perché nel caso di stabilimenti balneari e piscine la loro è una presenza indispensabile.

LA SINDACA

«In vista dell'estate la preoccupazione è alta conferma Nesto, presidente della Conferenza dei sindaci della costa veneta , anche perché il problema ogni anno diventa sempre più grave. A pesare c'è il calo demografico e il calo di appeal nei confronti del mondo del turismo. Nel caso dei bagnini di salvataggio c'è poi la questione della responsabilità, la formazione obbligatoria e una stagione che ancora rimane troppo corta. Dobbiamo agire su due binari: le aziende devono investire di più in termini di benefici per i lavoratori, la politica deve affrontare il tema a livello nazionale perché l'argomento ormai è trasversale». Sulla stessa scia le parole del sindaco di Jesolo Christofer De Zotti: «Il problema c'è, ma confido che alla fine tutti riescano a individuare il personale come accaduto lo scorso anno - dice come Amministrazione siamo disponibili a sederci attorno ad un tavolo per dare il nostro contributo, per quanto di competenza, e a individuare delle soluzioni».

GLI IMPRENDITORI

A intervenire è anche Roberto Dal Cin, presidente nazionale della categoria turismo e cultura della confederazione nazionale della piccola e media Industria, nonché presidente del mandamento di Jesolo di Confapi Venezia. «Il turismo spiega - ha subìto delle rapide e ripetute sollecitazioni negli ultimi anni, derivanti da macro-fenomeni generali, con delle conseguenze, per certi aspetti irreversibili, che hanno condizionato e stanno condizionando pesantemente l'operatività del turismo e di tutto il suo indotto. È nostro compito, quindi, quello di accompagnare gli imprenditori verso il futuro, nella consapevolezza che solo analizzando e capendo le varie complesse dinamiche possiamo, insieme, organizzare al meglio le risposte da fornire al turista, in termini di nuovi servizi e opportunità».

ASSUNZIONI PROGRAMMATE

Nel territorio metropolitano di Venezia le assunzioni programmate dalle imprese per il 2023 sono state quasi 114mila, con una tendenza di crescita positiva e intensità maggiore rispetto sia al dato regionale che nazionale (+21,7% rispetto al 2022 e +26,6% rispetto al 2019). Nonostante le varie difficoltà, secondo le elaborazioni della stessa Confapi, è stato il settore turistico a trainare la domanda di occupazione con circa un terzo delle richieste di figure professionali in ingresso. «C'è una maggiore difficoltà aggiunge Dal Cin a individuare manodopera qualificata, perché mancano profili disposti a impegnarsi nella ricettività o nella ristorazione. Pesa, poi, il problema dell'alloggio. Dobbiamo lavorare per affrontare queste criticità». Chiede invece meno burocrazia Lorenzo Vallese, presidente regionale di Fiba-Confesercenti: «Mancano persone anche nei chioschi presenti sulla spiaggia dice Tra Cavallino, Jesolo ed Eraclea parliamo di circa 60 chioschi, che danno lavoro a 600 persone: ad oggi nessuno ha l'organico al completo. Guardare verso l'estero è inevitabile, ma serve meno burocrazia: il "decreto flussi" per com'è stato pensato aumenta le difficoltà».

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Il Gazzettino