Jesolo senza tregua, nuovi danni al Lido est. Il sindaco: «Servono opere urgenti a difesa del litorale»

La spiaggia di Jesolo
JESOLO - Una nuova mareggiata spazza la spiaggia di Jesolo, come sempre nella zona compresa tra piazza Torino e la foce del Piave. E' il risultato del vento di Scirocco e...

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JESOLO - Una nuova mareggiata spazza la spiaggia di Jesolo, come sempre nella zona compresa tra piazza Torino e la foce del Piave. E' il risultato del vento di Scirocco e dell'alta marea di lunedì sera, 1 novembre, un mix che ancora una volta ha lasciato il segno tra erosione e rifiuti spiaggiati.


Ieri il meteo ha dato una tregua ma già per oggi le previsioni indicano un peggioramento, addirittura con una marea più sostenuta e una maggiore criticità segnalata per le 22 di oggi e una marea di 135 centimetri. Ed è questo che preoccupa amministratori e operatori turistici, che ora temono danni ancora maggiori. Come sempre l'erosione si è concentrata nel lido est, storicamente il tratto più martoriato dalle mareggiate. E' qui che le onde hanno fatto sparire quasi tutta la duna di sabbia alzata nei giorni scorsi facendo emergere i sacchi di sabbia interrati sulla battigia. Come sempre il tratto maggiormente danneggiato è stato quello all'altezza della torretta numero 33, dove le onde nella notte hanno raggiunto anche l'accesso al mare e sollevato una parte delle mattonelle della passeggiata. Erosa anche la diga di sassi e sabbia realizzata lo scorso anno nel tratto successivo. E' andata meglio nella zona dello stabilimento Green Beach, dove le dune sono state erose ma hanno resisto. Ancora da quantificare l'esatta quantità di sabbia erosa, ma secondo una prima stima il mare potrebbe aver divorato circa 30mila metri cubi di sabbia.

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Ed è per questo che tra gli operatori sta crescendo la preoccupazione. Il sindaco Valerio Zoggia ha annunciato che farà un sopralluogo con i tecnici del Comune nella giornata di venerdì, quando sarà passata l'ondata di maltempo. «Purtroppo ci ritroviamo nella stessa situazione di ogni anno commenta e quel che è peggio è che l'attuale bilancio è solo provvisorio perché per le prossime ore è previsto un peggioramento del meteo. Non possiamo vivere ogni anno questa emergenza, è evidente a tutti che servono delle opere di difesa strutturali, mi auguro che venga avviato una volta per tutto un confronto sulle possibilità di intervento». L'erosione si è registrata anche a Eraclea Mare, in particolare nel tratto S1, quello più centrale. Anche qui nei prossimi giorni verrà fatta la conta dei danni. «Valuteremo spiega il vicesindaco Luca Zerbini se interdire l'accesso ai gradoni in cemento scoperti dalle onde». A seguire l'evolversi della vicenda è anche Alessandro Berton, presidente regionale di Unionmare, che nei giorni scorsi aveva portato il problema dell'erosione all'attenzione della Conferenza dei sindaci della costa: «E' arrivato il momento spiega di riprendere il dialogo avviato con la Regione prima del covid, per creare un capitolo di spesa a difesa della costa e non attendere più un evento calamitoso per intervenire».
 

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Il Gazzettino