Jesolo. Rubano dal deposito un bus di linea Atvo ma nella fuga sbandano due volte: scendono e ci rinunciano

L'autobus rubato finito contro la struttura del palazzo
JESOLO (VENEZIA) - Un colpo studiato nei dettagli, che però non è andato a segno. La scorsa notte ignoti hanno tentato di rubare un bus in dotazione ad...

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JESOLO (VENEZIA) - Un colpo studiato nei dettagli, che però non è andato a segno. La scorsa notte ignoti hanno tentato di rubare un bus in dotazione ad Atvo, che si trovava nel deposito dell’autostazione di Jesolo. Si tratta di un pullman utilizzato per il servizio extraurbano, del valore di 270mila euro, acquistato sei anni fa. I malviventi hanno compiuto il furto verso le 2.30 di questa notte, sabato 2 dicembre, ma non erano evidentemente esperti nella guida di questo mezzo, che è stato poi recuperato in centro a Eraclea.

IL COLPO

Considerando che l’ultima corsa del bus era alle 1.30 e la ripresa del servizio avviene alle 4.00, chi ha agito conosceva perfettamente gli orari di servizio, ma anche i passaggi della guardia giurata. I pullman, inoltre, hanno particolari dispositivi e necessitano di precise manovre tecniche per potere essere aperti dall’esterno e poi accesi, così come il passaggio ai cancelli del terminal richiede una determinata conoscenza tecnica. Il ladro (o i ladri) aveva, dunque, non solo una certa conoscenza della materia, ma aveva anche studiato l’intervento in ogni suo passaggio.

IL PERCORSO NELLA FUGA

Il mezzo rubato (dotato di sistema satellitare e di altri dispositivi di controllo), ha percorso via Mameli, quindi via Roma fino a Jesolo Paese dove, nell’attraversamento del ponte sul Cavetta, ha sbandato una prima volta, strisciando la fiancata: è quindi giunto fino al ponte di Eraclea, a quanto pare a velocità sostenuta. Qui le manovre non si comprendono, se non con un errore di valutazione: ha proseguito dritto per via Fausta, quindi ha svoltato per una stradina secondaria, probabilmente per rientrare e dirigersi verso San Donà di Piave. Ha percorso via Roma, passando davanti all’ufficio postale. Giunto all’abitazione della Pasticceria Teso, ha sbandato una seconda volta ed è andato, con la fiancata destra, contro la struttura. A quel punto il malvivente è sceso ed è fuggito: il tutto verso le 3.

IL RECUPERO

Scattato l’allarme, sul posto si sono portati i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, oltre ai dirigenti di Atvo. Il mezzo è stato portato nell’officina Atvo di San Donà di Piave e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. I danni sono di circa 20mila euro. Appena terminata l’inchiesta potrà essere ripristinata la fiancata e riportato in servizio.

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Il Gazzettino