Jesolo. Via del mare, gli espropri non fermano la superstrada a pedaggio, Zaia: «Avanti tutta»

Il governatore del Veneto: «L'obiettivo è di chiuderla entro tre anni al massimo»

Jesolo. Via del mare, gli espropri non fermano la superstrada a pedaggio
JESOLO (VENEZIA) - «Abbiamo il massimo rispetto delle esigenze di tutti ma l'opera verrà fatta: l'obiettivo è quello di concluderla in due anni e mezzo...

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JESOLO (VENEZIA) - «Abbiamo il massimo rispetto delle esigenze di tutti ma l'opera verrà fatta: l'obiettivo è quello di concluderla in due anni e mezzo o al massimo in tre». Le parole, pronunciate davanti alla Torre Caligo di Jesolo, dove ieri sono partiti i lavori nella ciclovia Venezia Trieste, sono quelle del presidente della Regione Luca Zaia che ha ribadito la volontà di realizzare l'Autostrada del mare. Dalla Regione nessuna esitazione dunque, nonostante il ricorso annunciato dai comuni contrari all'opera e le tante polemiche dell'ultimo periodo.


La convinzione, se mai ce ne fosse il bisogno, è stata confermata dopo che il vicesindaco di Jesolo, Luca Zanotto, ha ricordato lo scorso fine settimana di passione vissuto a Jesolo con 150mila persone presenti tra meteo favorevole e l'evento degli aquiloni ma anche con una viabilità paralizzata praticamente in tutta la città fino a tarda serata e residenti bloccati in casa. Quanto è bastato per ribadire la necessità di realizzare la Via del mare, una superstrada a pedaggio, due corsie per senso di marcia più quella d'emergenza lunga 18,6 chilometri fra il nuovo casello dell'A4 a Meolo e la rotatoria della Frova.

 

Un'opera dal costo di circa 400 milioni di euro, la cui aggiudicazione è stata affidata al Consorzio Sis, lo stesso che della Pedemontana


 

Via del Mare: gli espropri


«Abbiamo la totale volontà di realizzare la Via del mare - ribadisce il Governatore ma anche quella di dialogare con le amministrazioni comunali coinvolte. Dobbiamo partire dal presupposto che ogni opera pubblica, anche quella più piccola, rappresenta una ferita, il nostro compito è quello di evitare che queste ferite diventino profonde. Lo ribadisco, abbiamo il massimo rispetto delle esigenze di tutti, anche di chi subirà un esproprio. Abbiamo appena concluso la Pedemontana, sappiamo benissimo cosa comportano simili situazioni. Ed è per questo che dico abbiamo la totale volontà di dialogare fino in fondo con le amministrazioni coinvolte ma sempre con l'obiettivo di avviare l'intervento di finirlo».

 


Cavallino Treporti: come arrivare? Le ipotesi


Il presidente della Regione Luca Zaia ha poi ribadito la volontà di far continuare l'opera fino al ponte di Cavallino, rendendo così più agevole l'arrivo degli ospiti anche nel litorale nord, località regina europea del turismo en plein air con 6,7 presenze annue alle quali vanno sommate le 5,5 di Jesolo. Quattro, in questo caso, io progetti attualmente al vaglio: il raddoppio di via Roma destra, una nuova strada sul fronte lagunare, un nuovo ponte sul Sile e una soluzione con delle smart road interne a Jesolo per veicolare il traffico in base alle necessità.


«Chi dice che l'Autostrada del Mare non servirà a nulla perché si ferma alla rotonda Frova sbaglia marca con decisione il presidente Zaia -. Le strade si fanno a pezzi e nel caso specifico stiamo già lavorando con Veneto Strade e le amministrazioni di Jesolo e Cavallino per portare il traffico in qualche maniera fino al ponte di Cavallino. Se ci sarà un passaggio sulla laguna? Mi sembra difficile soprattutto dal punto di vista paesaggistico in ogni caso dobbiamo arrivare fino a Cavallino. Se ci riusciremo vorrà dire che sarà risolto tutto il problema del traffico sulle nostre spiagge che in Veneto rappresentano qualcosa come 32milioni di presenze».

 

Traffico, code e smog sulla Treviso mare


Se Zaia crede nella realizzazione dell'Autostrada del mare, la necessità di realizzare l'opera è stata ribadita anche da Jesolo. «Con l'Autostrada del Mare ha detto il vicesindaco di Jesolo, Luca Zanotto non ci sarebbe stato quello che è accaduto domenica scorsa. Siamo felici del lavoro che sta facendo senza sosta la vicepresidente De Berti. Ma ringraziamo anche il presidente Zaia per le sue parole, lui stesso tre anni fa proprio a Jesolo aveva detto che entro 36 mesi l'opera sarebbe partita: siamo arrivati a quel momento. Il presidente ci ha sempre creduto ma anche la città chiede questa opera». Sulla stessa scia le parole di Silvia Susanna, sindaco di Musile, Comune che deve sopportare le code, e lo smog, delle auto dirette verso il mare. «Quelle auto trasportano turisti dice la prima cittadina - che almeno si fermano nel litorale. Noi abbiamo solo i disagi, nel nostro caso l'Autostrada del mare è una benedizione».

 

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Il Gazzettino