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JESOLO - «Garantire il lavoro a tutti gli addetti della spiaggia di Jesolo». La richiesta è stata rilanciata ieri pomeriggio direttamente in Municipio da un gruppo di operatori balneari che da decenni operano sulla spiaggia di Jesolo. Nessuna protesta, nessun sit-in come qualcuno in città aveva prospettato, ma solo la volontà di far sentire la propria voce all'Amministrazione comunale. E di chiedere delle garanzie per il futuro lavorativo. Dopo settimane di tensioni e annunci di ricorsi al Tar, non si placa il dibattito sul tema delle concessioni demaniali. Ieri alle 15 in venti tra bagnini e chioschisti si sono presentati davanti al municipio.
DELEGAZIONE
Una delegazione di quattro persone è stata ricevuta dal sindaco Christofer De Zotti, dal vice Luca Zanotto, dall'assessore Alberto Maschio e dal dirigente al Demanio, il comandante della Polizia locale Claudio Vanin.
IL COMUNE
Per il momento dall'Amministrazione non è arrivata risposta, tuttavia è stato ribadito che per metà degli stabilimenti non saranno necessarie delle proroghe perché hanno terminato le procedure di assegnazione, mentre le restanti Umg continueranno le gare (la prossima apertura delle buste è prevista a fine mese). Per quelle procedure che non saranno terminate in tempo per la stagione scatteranno invece le proroghe. Proprio ieri ha concluso il periodo di pubblicazione l'Umg 14 nella zona della pineta che non ha ricevuto concorrenza e che quindi verrà assegnata ai concessionari uscenti. Dopo gli incontri delle scorse settimane sarebbero invece una settantina gli hotel pronti ad entrare nella Sbc srl, la società che si è aggiudicata l'Umg 5 tra piazza Brescia e piazza Mazzini, nella quale fa parte anche la famiglia Polegato, Menazza e Alessandro Berton, presidente di Unionmare. Infine, a conferma di come l'argomento sia sempre caldo, il Movimento 5 Stelle di Jesolo ha organizzato per sabato, alle 20.30, al Kursaal l'incontro "Concessioni balneari, una storia italiana". Tra i partecipanti anche l'europarlamentare Sabrina Pignedoli. «Ci interrogheremo sull'opportunità di aver usato la legge 33 spiega Antonio Lunardelli, portavoce del M5s Per noi le gare dovevano essere europee». Alla serata sono stati invitati i sindaci locali, che però non avrebbero confermato la presenza.
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