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JESOLO - Costi energetici alle stelle, gli albergatori cercano di fare squadra e studiano le comunità energetiche rinnovabili. Si tratta di un modo per condividere risorse e abbattere i costi, che se attuato nel litorale rappresenterebbe uno dei primi esempi a livello imprenditoriale. Per questo l'Associazione jesolana albergatori lunedì sera ha organizzato un importante incontro informativo dedicato a questo argomento, ovvero sulla possibilità di avviare una soluzione condivisa al problema dell'aumento dei costi per i consumi di energia e gas. «Costituendo una comunità energetica - è stato spiegato dai vertici dell'associazione - i clienti finali, consumatori di energia elettrica, possono oggi associarsi per produrre localmente, tramite fonti rinnovabili, l'energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, condividendola. Così facendo, si assicurano ai membri della comunità benefici ambientali, economici e sociali, che si traducono in risparmi sui costi delle imprese appunto aderenti alla Comunità Energetica».
IL PROGETTO
A illustrare l'opportunità, è stato l'architetto Matteo Dalmaschio, specialista di Unoenergy, che si è occupato della realizzazione delle prime tre comunità energetiche in Veneto.
L'APPLAUSO
Intanto, a elogiare la possibilità di avviare le comunità energetiche è anche Alberto Teso, delegato comunale di Confcommercio: «Mettere insieme chi ha degli spazi in grado di ospitare un impianto fotovoltaico, come i tetti dei capannoni o aree dismesse - commenta - con i consumatori, che possono essere anche piccoli produttori, per condividere la produzione di corrente da fonte rinnovabile può essere una buona soluzione. Ed è questa, in parole molto semplici, la comunità energetica. L'argomento è stato approfondito nell'incontro organizzato dall'Associazione jesolana albergatori e da Confcommercio. Abbiamo approfondito anche i concetti di autoconsumo sul posto, la metratura necessaria per ogni kilowatt di fotovoltaico, dei costi di produzione e ripartizione tra tutti i partecipanti della corrente prodotta e degli incentivi statali. È un'ottima idea per un'iniziativa che merita sicuramente tutto il sostegno possibile».
Il Gazzettino