Cafoni a Jesolo, scoppia il caldo e tornano bikini e tanga esibiti in strada e nei negozi. Boom di segnalazioni: «Serve un'ordinanza»

Jesolo, scoppia il caldo e tornano bikini e tanga esibiti in piazza e nei negozi. Boom di segnalazioni: «Serve un'ordinanza»
JESOLO - ERACLEA - Appena due giorni di caldo e sole. Tanto è bastato per riaccendere una polemica mai del tutto sopita. Il problema è sempre quello degli uomini a...

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JESOLO - ERACLEA - Appena due giorni di caldo e sole. Tanto è bastato per riaccendere una polemica mai del tutto sopita. Il problema è sempre quello degli uomini a passeggio nelle vie del centro a torso nudo, ma anche delle ragazze in bikini e perizoma dentro ai locali o a spasso lungo via Bafile. Per molti si tratta di una moda, o più semplicemente di un istinto esibizionista. Nella realtà la questione sembra superare il concetto del pudore e s'intreccia con il concetto di buona educazione anche perché, al netto delle possibili battute, tra pance scolpite a colpi di birre e "lati B" esibiti anche lungo lo struscio serale, la questione è tornata nuovamente d'attualità. In soli due giorni di bel tempo, infatti, le segnalazioni si sono moltiplicate e puntuale è salita la protesta di residenti e commercianti che chiedono più attenzione e, sotto sotto, anche più rispetto. Naturalmente senza dimenticare mai che Jesolo è un città turistica che ha fatto dell'ospitalità la propria forza.

Crociata anti-tanga

A guidare la crociata è Roberto Dal Cin, ristoratore che nel proprio locale impone di coprirsi a chi si presenta in modo discinto, ma anche presidente nazionale di Confapi Turismo. «In soli due giorni di caldo commenta le segnalazioni si sono moltiplicate. Ma il fatto è che siamo appena a maggio e, con questi presupposti, andiamo incontro all'ennesima estate cafona». Ed è per questo che ad essere lanciato un messaggio all'Amministrazione comunale, anche perché con Fratelli d'Italia alla guida della città ora c'è chi si aspetta maggiori risposte in termini di sostegno al decoro urbano. «Mi aspetto un provvedimento comunale prosegue Dal Cin . Qui non si tratta di essere bacchettoni o moralisti, ma semplicemente di pretendere il rispetto nei confronti del prossimo. In costume si va in spiaggia o in piscina, non si passeggia per il centro città e nemmeno ci si siede a tavola al ristorante come invece accade sempre più spesso. A Eraclea lo scorso anno è stata fatta un'ordinanza ad hoc, non vedo perché anche Jesolo non possa attuare un provvedimento simile».

Citata come esempio, la sindaca Nadia Zanchin conferma che anche quest'anno firmerà il provvedimento contro chi passeggia in costume e perizoma per le vie di Eraclea mare. «Replicheremo il provvedimento dello scorso anno spiega la prima cittadina , si tratta di decoro e rispetto: per noi in costume si va al mare, non per le vie del centro». A Jesolo invece il provvedimento non dovrebbe essere adottato. Sulla questione, e sulla polemica, il sindaco Christofer De Zotti ha spiegato di non volere intervenire. Salvo poi precisare: «Non è in discussione nessun provvedimento di questo tipo».

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Il Gazzettino