Jesolo, boom solo per le case dei Vip: tira il lusso, nessuno richiede le case “normali”

A Jesolo l’edilizia convenzionata non sfonda: chi può investe nel settore turistico
JESOLO -  Le ultime richieste protocollate in Municipio riguardavano gli svincoli di due alloggi realizzati nella frazione di Ca’ Nani. Non decolla il mercato...

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JESOLO -  Le ultime richieste protocollate in Municipio riguardavano gli svincoli di due alloggi realizzati nella frazione di Ca’ Nani. Non decolla il mercato dell’edilizia residenziale convenzionata, sono in continuo aumento le richieste di cancellazione dei vincoli Erp. Il tutto mentre va a gonfie vele il mercato immobiliare delle case di lusso. A Jesolo va così. Di fatto si tratta di un segnale, per certi versi l’ennesimo, di come il mercato a prezzi calmierati, eccetto alcune situazioni specifiche, sia partito con tante difficoltà e che continuano a persistere. E tra l’altro offrendo un vantaggio ad un mercato che punta su prezzi di vendita più alti, e sulla carta anche ad una maggiore qualità di ciò che viene realizzato. 


LE DIFFICOLTA’
Sulla carta i vincoli Erp dovevano rappresentare un vantaggio per gli acquirenti, con particolare riferimento alle giovani coppie o alle famiglie che desiderano prendere casa a Jesolo. Ma a livello pratico, eccetto alcune situazioni nella zona di Jesolo Paese, frazioni e in parte nell’area in cui doveva sorgere il Piano Campana, ovvero il grande quartiere residenziale che sta sorgendo lungo via Roma destra, le lottizzazioni a prezzi calmierati continuano ad avere difficoltà. E chi può tra i costruttori, ormai in tutta la città, cerca di ottenere lo svincolo adeguandosi ad un mercato, quello turistico e delle seconde case, che sembra non avere davvero crisi sia nei prezzi che nelle compravendite. 


I PREZZI
Il problema è soprattutto legato ai prezzi di vendita, perché le lottizzazioni per l’edilizia residenziale rispetto al resto del mercato continuano ad avere tariffe simili e solo in parte destinate al ribasso. E con differenze di prezzo minime, chi può cerca la soluzione migliore a livello qualitativo. Oppure si mette alla ricerca di un’abitazione nei Comuni limitrofi. Ed è in questo contesto che ai costruttori non rimane altro che chiedere lo svincolo della parte convenzionata, soprattutto in questo periodo in cui i costi delle materie prime sono andati alle stelle e rientrare dei costi di realizzazione è tutt’altro che scontato. Del resto queste sono cancellazioni autorizzate dal 2018, da quando il Consiglio comunale ha introdotto una modifica al vecchio regolamento comunale sull’Edilizia Residenziale Pubblica che risaliva ancora al 2005 e che all’epoca aveva inserito, tra le varie indicazioni della Regione, la percentuale del 40% come valore massimo previsto di volumetria da destinare ad Erp. Le difficoltà però non sono mai mancate e nel corso degli anni questa stessa percentuale è diventata un ostacolo nel far partire lottizzazioni, anche per effetto dei costi legati alle opere di urbanizzazione, impedendo di fatto lo sviluppo della residenzialità pubblica. 


IL REGOLAMENTO


Per questo motivo era stato deciso di modificare il regolamento, appunto dimezzando il valore massimo previsto per l’Erp, passato così dal 40 al 20%. A conti fatti una percentuale idonea per far partire interventi e le opere di urbanizzazione. Ma negli ultimi due anni le domande dei privati sono aumentate e la richiesta è sempre la stessa: adeguarsi ai nuovi standard, liberando in questo modo le lottizzazioni agli altri prezzi di mercato, con richieste di questo tipo aumentate costantemente. Come detto si tratta di un diritto acquisito, che per altro fa entrare nelle casse comunali nuovi oneri. «Ormai abbiamo quasi una richiesta di questo tipo ad ogni giunta – spiega il sindaco Christofer De Zotti – non possiamo farci nulla, chi presenta questa richiesta ne ha il pieno diritto. Per dirla tutta però questa è la conferma della difficoltà del mercato residenziale, sul quale occorre lavorare con nuove idee». 

 

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Il Gazzettino