Jesolo. Allarme sicurezza, i bagnini nel mirino dei bulli: «Vogliono solo far rispettare le regole»

foto d'archivio
JESOLO - «Non si può continuare a rimandare l'avvio di possibili soluzioni: ci vogliono azioni concrete per migliorare la sicurezza della spiaggia». Bagnini...

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JESOLO - «Non si può continuare a rimandare l'avvio di possibili soluzioni: ci vogliono azioni concrete per migliorare la sicurezza della spiaggia». Bagnini prima offesi e poi aggrediti dai bulli nei giorni scorsi, arriva la solidarietà del mondo politico e associativo ma anche la richiesta di maggiori controlli lungo l'arenile.


A lanciare l'appello è il consigliere di opposizione Daniele Bison, mentre i riferimenti sono tutti per quanto accaduto al consorzio Trieste dove un bagnino, dopo aver invitato quattro ragazzi ad allontanarsi dai lettini di un hotel sui quali si erano distesi senza alcuna autorizzazione, è stato prima insultato e poi colpito in pieno volto con uno schiaffo finendo anche all'ospedale. «Servono subito azioni concrete dice Bison - e non aspettare che capiti qualcosa di grave. La spiaggia deve essere maggiormente presidiata, con la dovuta discrezione. Solidarietà ai nostri bagnini e a tutti gli operatori della spiaggia che cercano ogni giorno faticosamente di fare rispettare un minimo di regole, lasciati spesso soli in balia di una "clientela" maleducata e violenta della quale Jesolo dovrebbe fare a meno».

Bagnini nel mirino

Non a caso quello dell'altro giorno è stato finora l'episodio più eclatante della stagione, ma atteggiamenti maleducati, per non dire di sfida, sono segnalati in tutto l'arenile oltre che in altre zone della città, a conferma di un problema che rischia di sfuggire di mano coinvolgendo più realtà.
«Episodi di bagnini derisi o offesi solo perché cercano di far rispettare le regole commenta Pierfrancesco Contarini, presidente dell'Associazione jesolana albergatori sono segnalati ovunque, magari solo perché hanno invitato il gruppo di turno a spostarsi da una zona in cui è vietato stare. Personalmente sono per una convivenza educata e regolamentata, ma se c'è qualcuno che ritiene di non voler rispettare le regole solo perché agisce in branco, vorrà dire che chiameremo le forze dell'ordine. Del resto i nostri bagnini non hanno alcun potere, se non quello di invitare gli ospiti al rispetto delle regole. È ovvio che, se questi appelli cadono nel vuoto, occorre tutelarsi».

Sulla stessa scia le parole di Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio: «I bulli sono presenti in ogni piazza di tutte le città spiega , figuriamoci se non arrivano nelle spiagge. È un problema sentito, che rischia di diventare sempre più pensante e che non può essere ignorato. Per individuare le soluzioni però non si può fare a meno di coinvolgere i genitori, perché l'educazione in queste situazioni va posta al primo posto».

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Il Gazzettino