Coppia dispersa, il viaggio da Padova in Togo: ecco la mappa di Edith e Luca

«Dormire nella savana africana. Magico». È uno degli  ultimi post dei due giovani: pubblicato da Edith su Fb l'11 dicembre, 4 giorni prima della...

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«Dormire nella savana africana. Magico». È uno degli  ultimi post dei due giovani: pubblicato da Edith su Fb l'11 dicembre, 4 giorni prima della scomparsa. Sintetizza l'avventura che la coppia  stava vivendo. Una distesa di natura illuminata solo da un fuoco acceso e da un cielo stellato. Nonostante la méta altamente sconsigliata dalla Farnesina, Edith Bias e il padovano Luca Tacchetto sono partiti in auto  da Vigonza sognando quei panorami mozzafiato. Hanno percorso 9mila di chilometri, poi il mistero. La vecchia Renault Megane Scenic del 1994, messo a punto in vista del lungo viaggio, è partita il 20 novembre, all'indomani della festa per il 30. compleanno di Luca. Una tappa in Liguria per salutare una cugina e poi un blitz a Tolosa, in Francia, dove vive una delle due sorelle. Il viaggio è proseguimento con l'attraversamento della Spagna e, in traghetto, dello Stretto di Gibilterra. Da qui in Marocco (con tappa a Casablanca), in Mauritania, in Mali e finalmente in Burkina Faso, a Bobo-Dioulasso, la seconda città più grande del Paese. «Novemila chilometri. Novemila», racconta con un filo di voce il padre Nunzio, pensando forse a quanto più sicuro sarebbe stato un viaggio in aereo.


LA MAPPA DEL VIAGGIO

Il lungo percorso avrebbe dovuto concludersi in Togo, mille chilometri più in là, per poi lasciare lì l'auto e rientrare in aereo. Luca aveva in programma per i primi di gennaio un incontro lavorativo: c'era in ballo il progetto architettonico di un villaggio residenziale. La coppia aveva pensato di unire anche relax e volontariato. Dal controllo dei visti, però, emerge che in Togo i due ufficialmente non sono mai arrivati.
 

Il padre ha informato i carabinieri dopo pochi giorni e poi ha formalizzato la denuncia alla vigilia di Natale, quando ha capito che quel silenzio del figlio non era dovuto ad un semplice problema di linea. Farnesina e Interpol erano già allertate: hanno subito fatto scattare il piano d'azione per le persone scomparse all'estero. I contatti con le autorità locali sono costanti ma fino ad ora non sarebbe emersa alcuna traccia. Sparita nel nulla la coppia e pure la macchina.

Non risulta, al momento, alcun tipo di novità investigativa. Non risultano in ospedale e nemmeno in carcere. Né le celle telefoniche né il segnale gps dell'auto hanno offerto preziosi indizi, e va ricordato che da questo punto di vista la tecnologia del Paese africano non è evoluta come in Italia. A Vigonza intanto tutti aspettano un segnale, provando a scacciare il pensiero dello scenario peggiore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino