PADOVA - Sfidare gli Springboks nella propria città e in un stadio Euganeo esaurito. Roba da brividi nei sogni di un ragazzino, ma anche da grandi non si scherza. Lo sa Leonardo...
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Sfida interessante per voi della prima linea, con una testa di mischia sudafricana rimaneggiata. Servirà più tecnica o potenza?
«Un mix delle due. La mischia sudafricana è tra le migliori al mondo e non ha giocatori che si possano considerare rincalzi. Contro di noi schiereranno la prima linea dei Cheetahs che ha fatto vedere grandi cose».
Anche la loro touche è formidabile, ma l’Italia nei primi due test ha stupito.
«Con De Carli abbiamo lavorato con rigore e cura dei dettagli. Furno sta facendo bene, ha offerto nuove opzioni, così Parisse ha la mente più libera, anche se poi a conti fatti è quello che di touche ne ha rubate di più».
Se la mischia fa la sua guadagnando qualche punizione e la touche funziona, l’Italia potrebbe utilizzare il rolling maul. Ad Ascoli è stato efficace.
«In certe situazioni è uno dei mezzi che può metterli in difficoltà. Dovremo stare attenti però anche ai loro maul penetranti. Ma li abbiamo studiati a dovere, sappiamo come fermarli».
Conta solo vincere?
«È la cosa più importante e non firmerei per nulla di diverso. Però abbiamo bisogno anche di conferme e certezze sui nostri progressi».
Il Gazzettino