MONSELICE - Entro la prima decade di novembre saranno spedite 90 lettere di licenziamento ai lavoratori Italcementi dei siti di Scafa (Pescara) e Monselice (Padova). Lo ha...
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«Ad oggi - spiegano i sindacati - non vi è certezza da parte del Governo circa la possibilità di prolungare gli ammortizzatori sociali previsti dalle norme vigenti. L'azienda ci ha comunicato che, viste le proiezioni di mercato per il 2016 e il 2017, c'è il rischio che anche altri siti, in particolare i centri di macinazione, possano essere messi in discussione. Se cosi fosse, vi sarebbero ulteriori esuberi oltre a quelli già annunciati per la sede di Bergamo, per le cementerie e per due centri di macinazione».
«L'assenza del piano industriale da noi richiesto dopo l'acquisizione del gruppo da parte di Heidelberg, la conferma che solo 40 ricercatori resteranno presso il centro mondiale di ricerca in Italia e solo 195 nella sede amministrativa, l'affermazione della direzione Italia di non essere in grado di modificare ciò che il gruppo Heidelberg deciderà in futuro, sono - secondo i sindacati - un segnale inequivocabile della intenzione di Italcementi di ridurre la propria presenza in Italia».
Il confronto con la direzione Italia di Heidelberg Cement è stato aggiornato al 25 ottobre prossimo; in quell'occasione si discuteranno anche la richiesta delle organizzazioni sindacali di estendere il piano sociale firmato a Bergamo ai lavoratori dei siti produttivi in difficoltà, e il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino