Istigazione all'odio razziale su Facebook: condannata un'80enne veneziana

Cinque condanne in tutto: tra queste anche un 57enne friulano

Istigazione all'odio razziale su Facebook: condannata un'80enne veneziana
Il Tribunale monocratico di Catania ha condannato cinque persone, tra cui una 79enne della provincia di Venezia e un 59enne della provincia di Udine, a multe comprese tra 667...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Tribunale monocratico di Catania ha condannato cinque persone, tra cui una 79enne della provincia di Venezia e un 59enne della provincia di Udine, a multe comprese tra 667 e 2.000 euro per propaganda e istigazione a delinquere per motivi razziale, etnica e religiosi per commenti apparsi su Facebook a un video sulla presenza di migranti nel rione San Berillo del capoluogo etneo.

Nell'ambito della stessa inchiesta, la Procura aveva chiesto l'archiviazione perché «il fatto non sussiste o comunque non costituisce reato» per due esponenti della Lega, il senatore Stefano Candiani e l'ex assessore comunale Fabio Cantarella, ma il gup, dopo l'opposizione dell'avvocato Goffredo D'Antona per conto dell'associazione antimafie Rita Atria che era parte lesa, aveva disposto la loro imputazione coatta. Per il parlamentare, tuttavia, Palazzo Madama non ha concesso l'autorizzazione a procedere.

La Procura aveva stralciato dal fascicolo la posizione di altri 14 indagati tra coloro che hanno commentato, da diverse città italiane, il video con frasi riferite ai migranti come «metterli nei forni», «è bello l'odore del Napalm al mattino», «alle docce», «maledetti clandestini», «buttateli a mare da dove sono venuti», «vai con la ruspa» e «ci vuole il lanciafiamme». Tra loro anche i cinque imputati che hanno fatto accesso al rito abbreviato, gli altri sono a processo col rito ordinario.

I condannati sono tre uomini e due donne e sole a quest'ultime - la 79enne della provincia di Venezia e una 73enne della provincia di Milano - il Tribunale ha concesso le attenuanti generiche, condannandole a una multa di 667 euro, con pena sospesa ma subordinata al risarcimento del danno in favore delle parti civili, un euro all'associazione Rita Atria. Altri due imputati - un 44enne di Cagliari e un 59enne di Brindisi - sono stati condannati a 1.000 euro di multa, mentre un 57enne della provincia Udine è stata comminata la pena di 2.000 euro di multa. Per i cinque, il Tribunale ha disposto anche il divieto di partecipare, in qualsiasi forma, ad attività di propaganda elettorale per le elezioni politiche o amministrative per un periodo, dopo la condanna, non inferiore a tre anni.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino