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VENEZIA - Una fattoria didattica nell'isola di Santa Caterina Nord, a Mazzorbo. È il progetto di cui si occupa una proposta di delibera licenziata nell'ultima seduta della Giunta comunale.
L'isola, di circa 57mila metri quadrati, è quasi interamente (92 per cento) di proprietà della società "Isole native", soggetto che ha presentato una proposta di variante che prevede il ripristino morfologico dell'isola e la sistemazione a fini produttivi agricoli; il recupero della "casa padronale" esistente e la realizzazione di nuovi edifici funzionali all'attività agricola in sostituzione di alcuni manufatti precari da demolire; la realizzazione di un percorso pubblico attrezzato e di approdi lungo il canale di Mazzorbo, in continuità con quello esistente lungo il canale Taglio di Mazzorbo realizzato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche.
DISPOSIZIONI URBANISTICHE
Le vigenti disposizioni urbanistiche non consentono di procedere alla riqualificazione dell'isola sulla base di un progetto unitario complessivo e non prevedono la destinazione specifica ad agricoltura, necessaria per accedere ai finanziamenti pubblici per il settore agricolo. Inoltre, la classificazione tipologica degli spazi scoperti riportata nel Piano attualmente in vigore, non è più rispondente alla situazione attuale.
Di conseguenza, la variante è necessaria per adeguare gli strumenti urbanistici in modo da consentire la realizzazione dell'intervento proposto sulla base di una scheda normativa unitaria (Progetto Unitario), che stabilisce le destinazioni d'uso, il dimensionamento e le modalità di intervento sugli edifici e sugli spazi scoperti.
«La proposta presentata - spiega l'assessore all'Urbanistica, De Martin - è coerente con gli obiettivi dell'Amministrazione in materia di tutela dell'ambiente lagunare, riqualificazione delle isole minori e sostegno alle funzioni compatibili, quali l'agricoltura e la pesca.
PERCORSO TEMATICO
Il Progetto prevede la definizione di un percorso tematico di circa mille metri che si snoda lungo l'isola, segnato da una cinquantina di stazioni digitali e interattive, ognuna delle quali illustrativa di una particolare tipologia agricola, che consentiranno la comprensione del ciclo di vita delle diverse coltivazioni. La Fattoria di Venezia si propone come la vetrina ideale dove osservare dal vivo il miracolo che si ripete ogni anno, la nascita e la crescita dei frutti della terra.
I visitatori potranno scoprire le specificità delle colture tipiche delle isole veneziane, selezionate sulla base di documentazioni storiche riconsiderate però alla luce delle esperienze maturate relativamente a tematiche innovative e sostenibili di Veneto Agricoltura.
Una ricerca storica sugli ultimi 500 anni ha permesso di accertare le specificità dell'agricoltura della laguna di Venezia e quindi di registrare la presenza nel tempo di circa 60 diversi tipi di coltivazione e 7 tipi di allevamento che esistevano nel veneziano.
«Nelle stazioni digitali e interattive del percorso tematico queste 67 diverse attività saranno portate a maturazione, descritte e raccontate», viene spiegato in un comunicato diffuso dal Comune di Venezia.
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Il Gazzettino