Calo demografico e fuga degli stranieri, crollano le iscrizioni a elementari e medie

Calo demografico e fuga degli stranieri, crollano le iscrizioni a elementari e medie
VENEZIA - Numeri in calo alle elementari e alle medie, con crollo in alcune paritarie, mentre in risalita ci sono gli istituti superiori. Si sono chiuse il mese scorso le...

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VENEZIA - Numeri in calo alle elementari e alle medie, con crollo in alcune paritarie, mentre in risalita ci sono gli istituti superiori. Si sono chiuse il mese scorso le iscrizioni alle scuole, dall’infanzia alle superiori, e si registra in modo uniforme una riduzione della popolazione scolastica.


Calo demografico e fuga all’estero da parte degli stranieri possono essere le ragioni che spiegano questo panorama in discesa.
In provincia di Venezia gli iscritti alla primaria il prossimo anno saranno 5.735 di cui 5.611 alle statali e 124 alle private riconosciute. Con una diminuzione di 281 bambini alla pubblica e 67 alla paritaria, andando a sfiorare un sei per cento in meno di iscritti.
Simile l’andamento alla secondaria di primo grado, ovvero la scuola media: con 404 ragazzi in meno dell’anno precedente, di cui 290 alle pubbliche e 114 alle paritarie.
Unico dato in salita quello delle superiori, con un complessivo +1,7 per cento sul totale, che si esplicitano in 102 ragazzi in più alle pubbliche e 5 iscritti in più alle paritarie. Venezia, tra l’altro, è in controtendenza per la secondaria di secondo grado rispetto alle altre province del Veneto.
«Si nota la concorrenza di due fenomeni - spiega Michela Manente, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Giulio Cesare” che accoglie un migliaio di ragazzi - il progressivo calo demografico insieme all’esodo degli stranieri, che puntano ad altri paesi dove le prospettive di lavoro sono migliori. Molti se ne sono andati in Gran Bretagna, altri sono tornati alla terra di origine. Spesso senza avvertire, per cui risultano iscritti, ma di fatto sono “dispersi”». Molti non sono più in grado di sostenere le rette delle scuole private, e si iscrivono alla scuola pubblica.
«Anche grazie ai numerosi progetti avviati, nella nostra scuola abbiamo registrato comunque una crescita delle iscrizioni - prosegue Manente - due classi alla materna richiestissime, il doppio delle iscrizioni alla Pellico e soprattutto un boom di sessanta ragazzini all’indirizzo musicale. Sull’aumento delle scuole superiori pesa soprattutto la formazione professionale, in gran parte per gli stranieri che hanno bisogno del titolo di studio per trovar lavoro». 
Abbastanza stabili le scelte della scuola superiore: il 47,9 per cento degli studenti ha scelto il liceo, con una leggera flessione di classico e scientifico rispetto allo scorso anno a vantaggio dell’opzione “scienze applicate” dello scientifico (+1) che è quello che guadagna di più, del liceo di Scienze Umane (+0.7), Artistico (+0.6); calano i tecnici del settore economico (-1,9 per cento), con una migrazione verso Meccanica e Meccatronica (+0.6%), informatica e le telecomunicazioni (+1.6per cento), ma complessivamente i tecnici perdono l’1 per cento degli iscritti rispetto all’anno precedente.

In leggero calo anche i professionali del nuovo ordinamento (-0.6), mentre crescono i ragazzi iscritti a corsi di formazione con percorsi quadriennali (+0.1%) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino