L'addio ad Isabella: «Eri una guerriera, stavolta è stato troppo anche per te»

Il funerale di Isabella Bandiera, le amiche con i palloncini
CROCETTA DEL MONTELLO - «Sei sempre stata una guerriera, ma non sei stata abbastanza forte per superare anche questa sfida. Sei stata un esempio per tutti noi...

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CROCETTA DEL MONTELLO - «Sei sempre stata una guerriera, ma non sei stata abbastanza forte per superare anche questa sfida. Sei stata un esempio per tutti noi perché malgrado le tue disavventure hai sempre indossato il tuo splendido sorriso che resterà per noi un ricordo indelebile». Gli amici e i parenti di Isabella Bandiera ieri sabato 12 giugno, nel giorno dell'ultimo saluto, le hanno dedicato parole commoventi, pronunciate tra lacrime e singhiozzi. I funerali della 37enne sono stati celebrati alle 14.30 nella chiesa di Ciano del Montello, come lei stessa aveva chiesto in uno dei biglietti lasciati in casa domenica prima di compiere il gesto estremo. Gesto compiuto poco dopo la conclusione dell'indagine della guardia di finanza che la vedeva accusata di aver usato indebitamente 1,6 milioni di euro prelevati dai conti della madre in stato vegetativo da dieci anni.

LA CERIMONIA
«La tua solarità e vitalità erano contagiose. Eri sempre pronta a travolgerci con mille novità e progetti. Ci mancherà poter guardare i tuoi occhi brillare ma li ritroveremo guardando il mare. Fai buon viaggio». Le ha augurato dal pulpito un'amica. Le ceneri di Isabella per suo desiderio saranno infatti disperse in acqua. La chiesa ieri era gremita: gli amici, le clienti, i parenti, i cugini, le nonne tanto amate. C'era anche papà Livio, nonostante i rapporti si fossero raffreddati, e l'ex marito in lacrime mentre baciava il feretro bianco. Tutti hanno ricordato Isabella come una bellissima persona, energica, propositiva e sorridente. Al termine della funzione, sotto il sole caldo e nella brezza estiva, l'addio sulle note di Beyoncé, tanto amata da Isabella. Le due amiche più intime, accanto alla bara, hanno liberato una nuvola di palloncini bianchi.

LA VICENDA
Domenica Isabella è uscita in punta di piedi dalla sua esistenza terrena. Proprio in concomitanza con la conclusione di quell'indagine di cui sapeva da tempo, ma dalla quale aveva sempre assicurato di volersi difendere con tutte le sue forze. Secondo le Fiamme gialle avrebbe usato per scopi personali questi soldi, prelevati dal conto della madre Lorenza Reginato di cui era stata nominata amministratrice di sostegno, senza presentare le dovute documentazioni. Dopo diversi richiami era stato nominato un nuovo amministratore che aveva fatto partire gli accertamenti. Isabella è stata ritrovata senza vita dalle amiche che la aspettavano per pranzo. Una fine drammatica che ha sconvolto una comunità intera.

IL DOLORE


«Spesso siamo come degli iceberg. Si vede solo una parte di ciò che siamo davvero. L'altra la nascondiamo. Per questo dobbiamo tendere una mano a chi ha bisogno e aiutare a sorridere - ha affermato il parroco Gianluca Durante nell'omelia -, la vita è bellissima e ne abbiamo solo una. Spendiamola bene e spendiamola tutta, non per godersela ma per amare. Solo così saremo felici». Isabella si occupava di estetica e moda e aveva da poco aperto il suo negozio in via Martiri della Libertà in centro a Treviso. Aveva scritto anche un libro autobiografico con Carlo Brusadin dove si raccontava senza filtri, descrivendo le sue emozioni in tutte le fasi della sua vita, quelle più belle e quelle più dure. «Dobbiamo mettercela tutta nonostante le difficoltà. Trovare un motivo per alzarci al mattino senza un peso nel cuore. La morte di Isabella non è stata vana, perché ci fa capire che la vita è un dono e un tesoro da custodire» ha concluso don Gianluca.
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Il Gazzettino