Anziani, se dopo l'ospedale servono ancora le cure si va all'Iras

Anziani, se dopo l'ospedale servono ancora le cure si va all'Iras
ROVIGO - L'Iras diventerà il primo polo per il ricovero di...

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ROVIGO - L'Iras diventerà il primo polo per il ricovero di chi esce dagli ospedale ma deve essere ancora assistito. Lo comunicano Franco Maisto della Cisl e Davide Benazzo della Cgil, al ritorno dall'incontro con il commissario regionale Tiziana Stella. I due sindacalisti, però, sull'operato dell'incaricata di Vicenza che ha sostituito il Cda targato Rizzo, hanno opinioni diverse. Il primo lo approva, Benazzo manifesta perplessità. «Non è stato un incontro da poco evidenzia Maisto -. Ci aspettavamo fatti concreti e sopratutto la messa in opera di azioni di medio lungo periodo per risollevare le casse dai debiti maturati in passato. È iniziata la formazione degli infermieri che durerà per l'intero 2017. Davvero positivo il passaggio del commissario sugli strumenti di formazione e riqualificazione del personale sanitario. Charà un percorso lungo ma può creare i presupposti perché l'Iras diventi sede di nuovi servizi e garantisca il lavoro agli oltre 220 lavoratori». E proprio sulla garanzia del lavoro si è argomentato nelle oltre due ore di colloquio di giovedì. A tal proposito verranno inserite dal 1. gennaio altre 5 unità per sopperire a eventuali malattie o assenze. Uno dei temi che ha destato particolare interesse è stato il piano di risanamento sul debito di oltre 800 mila euro maturato nei confronti di Elior, la ditta che gestisce da alcuni anni il servizio ristorazione. Per Benazzo: «È sicuramente utile e positivo, anche se ne siamo stati informati solo in questa occasione, l'operazione intrapresa sul fronte sanitario dove, con il coinvolgimento degli infermieri, dei medici e dell'Ulss e un successivo percorso formativo per il 2017, si cercherà di creare la massima qualità nell'accogliere gli ospiti con esigenze sanitarie dimessi dagli ospedali. Purtroppo, sul fronte del personale, ancora una volta emergono penalizzazioni. Malgrado si sia deciso di assume cinque Oss per il 2017, manca un reale confronto sulla difficile situazione dei carichi di lavoro».

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Il Gazzettino