Ipermercato solidale, folla risse e lite quotidiane: via agli ingressi scaglionati

Ipermercato solidale, folla risse e lite quotidiane: via agli ingressi scaglionati
MESTRE - C'è talmente tanta gente in fila, in attesa di entrare, che qualche zuffa inizia a essere un episodio non più insolito e impone ai responsabili di...

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MESTRE - C'è talmente tanta gente in fila, in attesa di entrare, che qualche zuffa inizia a essere un episodio non più insolito e impone ai responsabili di intervenire. Ogni pomeriggio, davanti all'ipermercato solidale nella cittadella solidale degli Arzeroni, si forma una lunga coda davanti al cancelletto pedonale in attesa dell'apertura alle 15, e non sempre i rapporti sono cordiali. Con qualcuno che si scalda e arriva a usare le mani pur di ottenere la precedenza.


Al Centro di solidarietà cristiana Papa Francesco della Fondazione Carpinetum si sta correndo ai ripari scaglionando gli accessi a gruppetti di dieci, ed altri rimedi sono allo studio. D'altronde si è arrivati ormai a contare 750-800 visite al giorno, con vicino il traguardo di un migliaio di nuclei familiari per oltre tremila persone che ogni settimana ritira il pacco spesa gratis del Banco alimentare. «Comincia a essere un problema ammette Edoardo Rivola, presidente dell'associazione Il Prossimo che gestisce la grande struttura caritativa, attraverso il settimanale della Fondazione L'incontro . In quei minuti molte persone si ammassano e spesso occupano più della metà della strada mettendo in pericolo loro stessi e creando difficoltà ai mezzi che devono passare. Più volte abbiamo chiesto attenzione e collaborazione per evitare assembramenti, ma purtroppo la situazione persiste e ci sono diverse persone che, al momento dell'apertura, arrivano a urlare e spingersi tra loro per cercare di entrare prima».


LE MISURE
E così si è deciso di scaglionare gli accessi a partire da quelli nel comparto alimentare: «Una prima soluzione, ma ne stiamo mettendo a punto un'altra che presto potremo comunicare», spiega Rivola che, nel frattempo, solleva anche il problema della pericolosità dell'attraversamento della rotonda d'accesso da via Bacchion per chi arriva in bici o a piedi, non essendoci pista ciclabile né passaggi dedicati, nonché le cattive condizioni della vicina strada. «A distanza di un anno e mezzo dall'apertura del Centro Papa Francesco, purtroppo la segnaletica verticale e orizzontale che lo serve non è adeguata, così come l'asfalto è ormai deteriorato. È un problema grave e sarebbero necessari interventi. Molti utenti, poi, non badano molto a dove parcheggiare, così gli autisti della linea 3 di Actv sono costretti a manovre complicate per evitare le macchine abbandonate nelle posizioni più disparate».


Urgono rimedi, insomma, anche perché la struttura è sempre più frequentata da chi va a fare la spesa di viveri, vestiti, mobili, oggetti per la casa e altro ancora.

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Il Gazzettino