Si sono diffusi a macchia d'olio, soprattutto centri urbani, ma dalle nostre parti si trovano ancora in un limbo giuridicamente indistinto: nel verbale relativo...
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Una sanzione, contestata dagli agenti della Polizia locale intervenuti sul posto, che il 45enne ha subito impugnato con lo studio di consulenza 3A, che è riuscito a garantirgli il risarcimento dei danni patiti a causa della mancata precedenza da parte dell'auto che lo aveva investito. L'uomo infatti al momento dell'investimento stava percorrendo la ciclabile quando è stato investito da una cinquantenne a bordo di una Hyundai lungo un ramo di via Scaramuzza. All'arrivo dei vigili si è posto subito il problema della classificazione del monopattino. Nei mesi scorsi l'allora ministro dei Trasporti Danilo Toninelli aveva dato regole generiche sulla mobilità dei monopattini elettrici, individuando in linea generale le aree pedonali, ciclabili e le via con il limite dei 30 chilometri orari i luoghi dove poter circolare. Ma lo stesso decreto invitava gli enti locali a stabilire con precisione le modalità e le aree di utilizzo di questi. Cosa che, stando allo studio di infortunistica mestrino, non è avvenuta. Ne è prova la definizione di veicolo ignoto o ciclomotore riportata nello stesso verbale dell'incidente. Un'ambiguità che ha indotto il conducente del mezzo a contestare la sanzione a suo carico, in assenza di una norma che imponga a chi guida il monopattino elettrico di essere assicurato e di indossare il casco. (a.fra.)
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Il Gazzettino