Col Suv investe pedone e fugge, poi va alla polizia: «Non ricordo nulla»

Col Suv investe pedone e fugge, poi va alla polizia: «Non ricordo nulla»
BELLUNO - Investe l'anziano pedone, fugge, ma non ricorda più nulla. È l'incredibile caso avvenuto ieri mattina, dopo lo schianto che si è verificato...

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BELLUNO - Investe l'anziano pedone, fugge, ma non ricorda più nulla. È l'incredibile caso avvenuto ieri mattina, dopo lo schianto che si è verificato alle 9.45, in via Travazzoi, sulla pista ciclabile all'altezza del civico 69. In tempi record la polizia ha scovato l'automobilista privata che è stata denunciata per lesioni, fuga e omissioni di soccorso. B.A., 84enne residente in via Vezzano, 19, stava camminando sulla pista ciclabile che funge anche da marciapiede quando un'auto, che sembrava impazzita, lo ha travolto. Al volante della Daihatsu, come raccontato da alcuni testimoni c'era una donna. L'automobilista non si è fermata, ma ha proseguito la sua corsa, senza soccorrere l'anziano. La richiesta di aiuto al 118 è, comunque, scattata subito grazie ai presenti. Sul posto, oltre ai sanitari, anche una squadra dei vigili del fuoco di Belluno, che ha soccorso l'anziano sotto shock. L'uomo è sempre rimasto cosciente, ma lamentava dolori al braccio e non riusciva a muoversi. È stato immobilizzato e trasportato all'ospedale San Martino di Belluno, dove è stato affidato alle cure dei medici e infermieri. Ha riportato contusioni e una frattura a un braccio con una prognosi di 30 giorni.

LA FUGA
L'auto pirata, condotta dalla donna che era quasi in una sorta di trance ha proseguito la sua corsa. Sul posto sono subito intervenuti gli agenti della polizia stradale di Belluno, guidati dal dirigente Fabio Mazza, che ha coordinato le indagini. Proprio mentre i poliziotti si accingevano a cercare la verità nelle telecamere, si è avvicinata alla pattuglia l'auto che si era data alla fuga. Al volante però c'era un uomo e accanto a lui la donna a cui l'aveva prestata. L'automobilista ha spiegato di aver avuto un malore e di non ricordare nulla dell'accaduto. L'uomo la stava riaccompagnando a casa, dopo aver portato la vettura in una officina, quando ha visto la pattuglia di Valle di Cadore, che si occupa della ricostruzione dell'accaduto.
LE INDAGINI

L'automobilista-pirata è stata sentita ieri pomeriggio dalla polizia, negli uffici della Stradale e ha rilasciato spontanee dichiarazioni. Non ha potuto dire molto agli agenti, ma si è limitata a spiegare e confermare: «Non ricordo nulla dell'accaduto». Questo non le ha evitato la denuncia per lesioni stradali, fuga e omissione di soccorso. Ora gli agenti della stradale requisiranno le immagini della videosorveglianza in zona, che serviranno a ricostruire con esattezza l'accaduto.
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Il Gazzettino