Il mago dei brevetti, Antonio a 71 anni risolve i problemi alle multinazionali: «L'intelligenza artificiale? Non potrà mai sostituirmi»

Antonio Andreatta
AZZANO - Si chiama Antonio Andreatta, ha 71 anni, abita a Tiezzo con la sua famiglia e ha al suo attivo ben 65 brevetti. Nella vita ha imparato a lottare per ottenere qualcosa....

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AZZANO - Si chiama Antonio Andreatta, ha 71 anni, abita a Tiezzo con la sua famiglia e ha al suo attivo ben 65 brevetti. Nella vita ha imparato a lottare per ottenere qualcosa. Tanta volontà e mai mollare. Spirito curioso e attento ai cambiamenti, ma soprattutto agli assemblaggi. Riportando un pensiero di Albert Einstein, «è dalla crisi che nascono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi la supera, supera se stesso senza essere superato». Andreatta, fin dalla sua giovinezza, ha superato le difficoltà della vita. Da piccolo, affascinato dagli sviluppi della tecnologia e dal funzionamento dei macchinari, comincia a sperimentare con i primi brevetti. Si sposa giovanissimo, muore la mamma della moglie e i suoi 5 fratelli e sorelle scappano da un padre violento. Chiede la patria podestà, la ottiene. Vivono tutti insieme ed è proprio Antonio a occuparsi economicamente dei fratelli: 5 anni la più piccola, gli altri di 7, 9, 11 e 13 anni. Dopo alcuni anni nascono le sue due figlie e la famiglia aumenta. Fa diversi lavori, in tasca la licenza di terza media. Deve imparare con più fatica degli altri, ma ce la fa. Comincia a progettare i forni da solo, vende i brevetti e comincia la scalata.

L'ABILITÀ
«Il mio lavoro consiste nella manutenzioni dei forni industriali e da ristorazione - racconta -. Ma il mio successo è nato perché vedevo i difetti e gli miglioravo, mentre gli altri non gli vedevano. Così ho iniziato a collaborare per diverse aziende leader di forni professionali come Zanussi, Lainox e Unox, un contributo importante che allarga in seguito il mio orizzonte e inizio la collaborazione con la Smeg, attraverso consulenze e progetti. Anni in cui ho studiato da autodidatta. Lavorando sodo, e molto sul campo, sono riuscito a migliorare le mie capacità. Oggi si presta attenzione al risparmio energetico e inoltre si è aggiunta l'elettronica, importante certo, ma non fa tutto. L'intelligenza artificiale non può sostituire l'uomo - afferma -. Cinque anni fa ho finito la mia collaborazione con la Smeg e dopo pochi mesi mi ha chiamato una multinazionale americana. Oggi mi sto occupando di ricerca, sviluppo e progettazione, sempre nel mondo della ristorazione. Sto lavorando a un prototipo nuovo di un forno. Osservo, controllo e dico cosa cambiare. In questo forno il consumo è poco, poca anche la manodopera e il materiale per costruirlo. In questo momento sto sviluppando forni per pizze con recupero del calore e dei forni per cucinare 30 polli in soli 17 minuti, un vero record con un 60 per cento di risparmio energetico».

LA NOVITÀ


«Un progetto, in fase di trattativa, che esula dai forni - conclude Andreatta - è la costruzione di un box doccia multifunzionale, schiacci un pulsante e la cabina doccia si scalda e diventa un angolo per sauna e bagno turco, infine asciuga la persona, una volta uscita dal box. Schiacciando un secondo pulsante lava e asciuga la doccia». Ma l'instancabile inventore di Tiezzo cura dei corsi di formazione per aiutare i cuochi a saper usare al meglio il forno, oltre che a cucinare (una passione che ha da sempre) ottimi piatti. È chiamato a tenere incontri alle Università e ogni volta ricorda agli studenti «dovete osservare e guardare, se c'è qualcosa che non va dovete modificare per ottenere ottimi risultati».
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Il Gazzettino