PADOVA - Un incidente stradale inventato per coprire l'assenza agli esami di riparazione. Potrebbe esserci la fervida fantasia di una quindicenne romena dietro la notizia,...
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La prima a nutrire ora più di qualche dubbio sulla veridicità dell'accaduto è Antonella Visentin, la preside del liceo linguistico Fusinato, che ieri ha ricevuto una telefonata da una donna che si è qualificata come la madre della quindicenne e che ha preannunciato l'assenza della figlia alla prima prova degli esami di riparazione raccontando con dovizia di particolari del presunto incidente avvenuto il 17 agosto scorso. Ora l'insegnante ha deciso di vederci chiaro: sabato si farà consegnare i tabulati telefonici per risalire al numero di telefono usato per la chiamata e poi andrà dai carabinieri per raccontare l'accaduto, nell'ipotesi che in quanto successo possano configurarsi dei reati.
Il sospetto, neppure troppo velato, è che la ragazzina, in ferie con i genitori in Romania, non abbia mai raccontato ai familiari di essere stata rimandata in tre materie. Non potendo rientrare in Italia in tempo per la prima prova di lingue, in programma oggi, si sarebbe inventata la catena di bugie, sfruttando probabilmente l'aiuto compiacente di qualche amica.
Il primo ad essere stupito del clamore attorno al suo nome è il presunto 'morto': il giovane, Andrea Roverato, che ha frequentato un istituto attiguo a quello dove è iscritta la quindicenne, sta benissimo, risiede non lontano dalla sua "falsa" sorella e non riesce a staccarsi dal telefono per le continue chiamate degli amici che si vogliono sincerare delle sue condizioni di salute. Ha affidato a Facebook il suo commento, tutt'altro che benevolo, sull'accaduto: «ci tenevo ad avvisare tutti personalmente - scrive agli oltre 500 amici che ha in rete - che sono vivo. È tutto il giorno che mi tengo la mano lì....». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino