Torna l'allarme meduse - complice il caldo - nei mari che bagnano il Nordest: dopo gli avvistamenti di luglio ecco che oggi nell'area al largo di Sottomarina ma anche al...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'estate prosegue dunque con «una grande proliferazione di meduse a partire dalla Pelagia nel Mediterraneo occidentale, mentre in Alto Adriatico è tornata dopo tanto tempo la Drymonema dalmatinum, la medusa più grande del Mediterraneo con un cappello che può arrivare a circa 80 cm» segnalano gli esperti.
La Drymonema dalmatinum è una specie descritta per la prima volta nel 1880, poi riavvistata solo nel 1940, e poi più nulla per decenni. Di questo maxi animale marino sono tre gli avvistamenti al largo di Lignano, poi a Pirano e un altro, addirittura di 80 cm di diametro, spiaggiato a Muggia (Trieste). È una specie rarissima, e ci sono pochissime segnalazioni.
Gli operatori studiano intanto «l'installazione di reti anti-medusa nelle spiagge libere, sia misure di sostegno, come avviene per le calamità naturali, a quegli esercenti degli stabilimenti che devono fare un investimento non irrilevante» per spegnere l'allarme dei bagnanti rispetto a queste specie marine urticanti. E se le crisi possono diventare opportunità, secondo Boero non andrebbe sottovalutata l'idea dell'avvio un turismo per le meduse.
«Sono specie non aggressive, e viste a debita distanza con una maschera uno spettacolo a mare aperto tra i più affascinanti: sono animali bellissimi» afferma.
Il Gazzettino