PADOVA - «Tornare alla politica? Mai, mai, mai per nessun motivo. Quando chi ti è stato vicino per anni non prova, nemmeno per anticonformismo, a sollevare un dubbio, capisci...
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A dirlo, intervistato dal Corriere della Sera, è l'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan.
I colleghi di Fi?
«'Omissis', vale come risposta? La politica è fatta di meschinità e grandezza.
Quanto a Berlusconi, continua l'ex governatore, «diciamo che spero di sentirlo più vicino... So quanto anche lui abbia sofferto con la sua condanna, quanto abbia ancora a che fare con processi e accuse, ed è qualcosa che ostacola i rapporti, lo so. Ma ho passato 30 anni, metà della mia vita, accanto a lui». Galan spiega perché è rimasto presidente della commissione Cultura anche da condannato: «Dal Parlamento mi sarei aspettato di essere tutelato. Avrei voluto che almeno mi ascoltassero, avrei potuto poter parlare loro e spiegare le mie ragioni prima che votassero per il mio arresto. Non potevo muovermi, ero malato. Non hanno voluto aspettare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino