Internet sempre più parte della vita quotidiana: questa sembra essere l’indicazione principale che emerge dai dati elaborati da Demos per Il Gazzettino e pubblicati...
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Le minacce provenienti dal web sono molteplici e assumono spesso sembianze difficili da individuare. Tra e-mail truffa e virus informatici sempre più evoluti, insulti e diffamazione sui social network, notizie-bufala riprese e condivise senza controllo alcuno e cyberbullismo, il mondo di Internet si conferma come una versione (peggiorata?) di quello reale. L’ultimo pericolo -ampiamente ripreso dai media tradizionali- si chiama “blue whale” e sarebbe un gioco virtuale che spinge gli adolescenti che vi prendono parte ad un reale suicidio.
Spaventa tanto perché una vita divisa tra reale e virtuale è la condizione di sempre più persone anche nel Nordest. Nel 2000, gli internauti quotidiani erano il 4%: oggi sono il 56%. Parallelamente, sono precipitati i non-internauti. Diciassette anni fa, non utilizzava la Rete l’83% dei nordestini: oggi la quota si è ridotta al 28%. Quanti utilizzano Internet in maniera più occasionale, invece, mostrano un andamento meno lineare: nel 2000 era il 13% a connettersi con frequenza non quotidiana; la percentuale tende a crescere fino al 27% rilevato nella seconda metà degli anni duemila, per poi diminuire gradualmente fino all’attuale 16%.
L’uso del web, però, sembra costituire un elemento di divisione della società sotto diversi punti di vista: consideriamo l’influenza dell’età. Tra i più giovani, il 98% utilizza la Rete tutti i giorni. Un utilizzo quotidiano più alto della media (tra il 72 e il 74%) è rintracciabile anche tra le persone tra i 25 e i 44 anni. Guardando a quanti hanno un’età centrale, la metà (49%) si connette quotidianamente, ma il 35% lo fa più saltuariamente. Gli adulti tra i 55 e i 64 anni appaiono maggiormente divisi tra chi lo usa quotidianamente (45%) e chi non lo usa per niente (35%). Tra gli anziani è più presente il gruppo degli “esclusi” (70%), mentre è una minoranza a navigare occasionalmente (15%) o quotidianamente (15%).
Anche l’istruzione appare un elemento che separa la popolazione rispetto all’uso della Rete. Tra chi è in possesso della licenza elementare, infatti, i non internauti salgono al 69%, mentre la maggioranza di chi ha conseguito la licenza media (52%) e la stragrande maggioranza di ha un diploma o una laurea (86%) naviga quotidianamente.
Come viene concepito Internet dalla popolazione? È un diritto per il 44% dei nordestini, mentre il 40% lo giudica uno strumento non fondamentale e il 12% ne vede soprattutto la pericolosità (+7 punti percentuali rispetto al 2014). Sono soprattutto le persone con meno di 55 anni e chi utilizza la Rete quotidianamente a concepirlo come un diritto, mentre la visione utilitarista tende a crescere tra quanti hanno tra i 55 e i 64 anni e coloro che frequentano occasionalmente la Rete. La percentuale di spaventati dal web, invece, tende a crescere tra gli over-65 (20%) e i non-internauti (31%). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino