Caso 007, l'agente segreto e gli stretti rapporti con Mantoan, l'ex top manager della sanità: lo avvisò delle intercettazioni

Caso 007, l'agente segreto e gli stretti rapporti con Mantoan, l'ex top manager della sanità: lo avvisò delle intercettazioni
PADOVA - Sarebbero una ventina circa gli incontri tra Domenico Mantoan, ex dirigente della sanità veneta e attuale direttore dell’Agenas e il capocentro di Padova dei...

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PADOVA - Sarebbero una ventina circa gli incontri tra Domenico Mantoan, ex dirigente della sanità veneta e attuale direttore dell’Agenas e il capocentro di Padova dei servizi segreti interni (Aisi), Massimo Stellato, indagato per rivelazione del segreto d’ufficio dalla procura di Vicenza. 


L’ufficiale, colonnello della guardia di finanza di Padova, in seguito divenuto uno “007” dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna, avrebbe rivelato a Mantoan di essere intercettato in un’indagine segreta della Procura di Padova. 

LA RICOSTRUZIONE

Il fascicolo inizialmente fu aperto a Padova, ma poi trasferito a Vicenza perchè sicuramente il primo incontro tra i due avvenne nell’agosto 2020 in provincia di Vicenza, a Brendola, dove risiede Mantoan.
Stellato avrebbe rivelato a Mantoan che la Procura di Padova stava conducendo accertamenti su di lui e che era intercettato. Una volta concluso l’incontro, Mantoan telefonò a una persona - a sua volta intercettata dagli inquirenti - cui rivelò le confidenze della sua fonte, dicendo che avrebbe controllato delle carte.

L’INDAGINE
A quel punto Stellato, pochi giorni dopo l’incontro con Mantoan, aveva subito una perquisizione allo scopo di appurare chi fosse stata la “talpa” he lo aveva informato delle indagini in corso. La Procura di Padova stava indagando su presunti illeciti legati alla sanità locale. Un fascicolo che aveva dato l’avvio alle intercettazioni anche di Mantoan, che però non diede atto di alcun reato e successivamente venne archiviato. È rimasto in piedi però il procedimento a carico di Stellato, che non riguarda Mantoan, in quanto non è stato dimostrato che il dirigente avesse chiesto informazioni, o promesso ricompense in cambio di informazioni. In seguito, tuttavia, grazie alle celle telefoniche dei due, si sarebbe scoperto che Stellato e Mantoan si sarebbero incontrati ancora. Per questo a Vicenza è stato aperto un ulteriore fascicolo a carico dello “007” padovano, proprio per rivelazione del segreto istruttorio. Per poter procedere alla perquisizione la procura ha dovuto arrivare a un accordo con l’Aise, che su alcune carte oppone il «segreto di stato». Durante l’operazione sono stati sequestrati dei documenti, si in forma cartacea che in forma elettronica. Sulla faccenda Domenico Mantoan, interpellato telefonicamente, non ha risposto. 

LA VICENDA 
Cosa Stellato abbia rivelato a Mantoan è ancora “assolutamente riservato, ma verificando la coincidenza delle date, nell’agosto del 2020, ovvero nello stesso periodo in cui è avvenuto l’incontro con Stellato, l’ex direttore della sanità veneta doveva fare i conti con un’indagine che vedeva protagonista il suo ex autista Angelo Faccini che il 13 settembre 2016 davanti all’ospedale Busonera, mentre era alla guida dell’auto blu su cui viaggiava Mantoan, investì un 71enne che morì poco dopo. 
Faccini patteggiò e uscì da di scena pagando un risarcimento, ma il processo è tutt’ora in corso nei confronti di Massimo Montisci, ex capo del Dipartimento di Medicina legale all’Università di Padova indagato per frode processuale e favoreggiamento. La Procura sospetta, infatti, che il medico abbia modificato l’esito dell’autopsia sulla vittima, attribuendo la morte del 71enne ad un infarto, anziché all’incidente, il tutto per compiacere Mantoan.

IL PRECEDENTE
Stellato nel 2007 finì al centro di un’indagine dell’ex Pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, poi diventato sindaco di Napoli, denominata “Why not”. 
In seguito la Procura generale del capoluogo calabrese ha chiesto l’archiviazione per l’ufficiale residente nel Padovano, che era stato iscritto nel registro degli indagati, in un primo momento, anche per violazione della Legge Anselmi sul divieto di costituzione di associazioni segrete.


Anche durante quell’inchiesta sui fondi pubblici calabresi, Stellato fu destinatario di una doppia perquisizione, con sequestro di due telefonini su cui fu opposto il segreto di Stato.
 

 

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Il Gazzettino