DOMEGGE - È caduta l’aggravante del razzismo contro Mario Barbagallo, 27 anni, domiciliato a Domegge, accusato di aver minacciato, con tanto di coltello alla mano, una...
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Il giudice, Domenico Riposati, lo ha condannato a 3 mesi di reclusione per la minaccia aggravata dall’uso del coltello, ad altri 3 per l’ingiuria e 4 di arresto per il porto abusivo d’arma. Il pubblico ministero Sandra Rossi aveva chiesto 8 mesi considerando i reati sotto il vincolo della continuazione e con l’aggravante dello sfondo razziale per aver detto "marocchini di m...".
I fatti si svolsero nel gennaio 2011, a Domegge.
Barbagallo avrebbe detto ai due della famiglia: «Abbiamo picchiato vostro fratello perché è un ladro. La legge la facciamo rispettare noi e se vi fate ancora vedere vi taglio la gola». Lo disse impugnando un coltello di 25 centimetri prelevato dal laboratorio del panificio.
Due giorni dopo, il 5 gennaio, Barbagallo, in concorso con un minore, e sempre con un coltello in mano, disse ad altri membri della stessa famiglia: «Marocchini di m..., andate via altrimenti vi tagliamo la gola». A questo punto il minore, con il dito, avrebbe mimato il gesto.
Il processo si è concluso ieri dopo la lunga udienza testimoniale del 21 gennaio scorso.
Le motivazione della decisione del giudice saranno depositate tra 90 giorni. Sarà interessante capire il passaggio che ha portato a far cadere l’aggravante del razzismo, materia che negli ultimi anni ha prodotto una giurisprudenza alquanto severa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino