Montebelluna. Insulti social alla titolare di un B&B: cliente condannata. Era stata buttata fuori perché non voleva pagare il conto

Le offese erano state pubblicate su un gruppo Facebook di Montebelluna
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MONTEBELLUNA (TREVISO) - Viene diffamata su Facebook da una cliente e decide di sporgere denuncia per salvaguardare la buona immagine del suo bed and breakfast. E ha avuto ragione. Il giudice Francesco Sartorio ha infatti condannato l’autrice del post incriminato a una multa di mille euro, a rifondere le spese legali di costituzione di parte civile per altri 2.500 e ha rimandato alla sede civile la quantificazione reale del danno patito dalla querelante. Si potrebbe definire una sentenza che mette in guardia i leoni da tastiera.

A promuovere l’azione legale è stata una 43enne brasiliana, titolare di un B&b a Montebelluna, dopo aver visto sui social, nello specifico in una delle tante pagine Facebook aperta a tutti dedicata alla città di Montebelluna, alcune frasi dirette inequivocabilmente a lei (c’era infatti sia il nome per esteso sia quello del B&b, ndr) che lasciavano poco spazio all’immaginazione.

Tutto era nato dal fatto che la cliente, una connazionale di 30 anni, aveva alloggiato per qualche settimana nel B&b senza però mai saldare il conto. Una somma di 350 euro che la titolare era andata a reclamare dalla donna. Non ricevendo alcun compenso, la 43enne aveva deciso di spedire fuori dal B&b la cliente la quale, per vendicarsi di quell’affronto aveva scritto il post sui social.

«Sei una ladra e una truffatrice. Ho scoperto che nella zona di Montebelluna lei è piena di condanne ed è stato verificato che è realmente matta». La titolare del B&b, venuta a sapere di quel post, ha cercato di contattare la cliente al numero di cellulare con cui aveva effettuato la prenotazione. Ma non ha ricevuto anche in quel caso alcuna risposta. Così ha deciso di passare alle vie di fatto: dopo essere riuscita a far oscurare il post, ha sporto denuncia per diffamazione a mezzo stampa contro la 33enne che ieri è stata condannata dal giudice.

 

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Il Gazzettino