«La polizia locale deve diventare concime», leone da tastiera su Facebook a processo per istigazione a delinquere

«La polizia locale deve diventare concime», leone da tastiera su Facebook a processo per istigazione a delinquere
ROVIGO - È costato caro a un residente in Alto Polesine lo "sfogo" sui social contro la Polizia locale, responsabile, durante la prima fase della pandemia, di...

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ROVIGO - È costato caro a un residente in Alto Polesine lo "sfogo" sui social contro la Polizia locale, responsabile, durante la prima fase della pandemia, di aver sanzionato una gelateria cittadina per il mancato rispetto delle stringenti misure anti assembramento allora disposte. Ora si trova sotto processo con la pesante ipotesi di reato di istigazione a delinquere.

Il dibattimento è entrato nel vivo ieri, quando il giudice ha ascoltato gli agenti della municipale, incaricata, come polizia giudiziaria, degli accertamenti sulla vicenda. I fatti si sono svolti nel 2020, appena dopo il lockdown quando, su Facebook l'imputato avrebbe commentato con toni pesanti il controllo fatto al locale arrivando ad auspicare l'eliminazione fisica degli agenti della Polizia locale, ed eventuale loro impiego come concime organico. Pesanti affermazioni sulle quali il comando della Polizia locale di Rovigo non ha sorvolato decidendo di procedere con la segnalazione di notizia di reato. Il presunto responsabile di quelle frasi, difeso dall'avvocato Lorenzo Toso, è così finito di fronte al giudice con l'ipotesi di reato di istigazione a delinquere. La prossima udienza è prevista per il mese di maggio e non è escluso che già in quella sede si possa andare a sentenza.

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Il Gazzettino