PADOVA - Otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, per i reati di apologia dei crimini contro l'umanità, minacce e percosse, con l'aggravante della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'increscioso episodio si era verificato il 22 aprile scorso nel contesto di una banale lite tra inquilini di un complesso Ater di via Cabrini, all'Arcella. La famiglia magrebina, da vent'anni in Italia, sarebbe stata aggredita sulla strada a calci, alla presenza di molti testimoni. Katja Bagatin avrebbe urlato in faccia alla quarantenne marocchina «...Con una pistola ammazzerei lei e il suo marito ciccione...» e ancora «...Devi tornare a casa tua nel Marocco di m... brutta negra schifosa, marocchina di m...». Il marito della malcapitata non aveva esitato a chiamare i carabinieri. In via Cabrini era intervenuta una pattuglia del Radiomobile. I militari erano riusciti a calmare la 59enne. Tra le frasi pronunciate a squarciagola dalla donna anche quella che ha finito per provocarle un sacco di guai, con l'apertura di un procedimento penale dopo il rapporto dell'Arma: aveva ricordato i suoi natali di veneta purosangue esagerando con un richiamo ad Hitler, condito da offese e minacce.«...Uno di giusto aveva fatto pulizia, ma non è riuscito a finire l'opera. Vi ricordo che sono purosangue, non ho paura di nessun marocchino di m... Vi devono bruciare come gli ebrei...». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino