TRIESTE - Viaggiavano sull'auto rubata, una Renault Megane, in provincia di Verona a fine novembre dello scorso anno. La stessa è stata segnalata nei pressi di...
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Andiamo con ordine. A fronte della segnalazione, i militari hanno raggiunto il raccordo per cercare di intercettare il mezzo rubato, riuscendo a individuarlo dopo qualche minuto. Gli occupanti della Megane, visti i Carabinieri, si sono immediatamente dati alla fuga. Ne è nato un inseguimento, terminato circa 3 km dopo l’ingresso di Prosecco, quando i malviventi, vista l’impossibilità di sottrarsi ai Carabinieri, hanno accostato l’auto sulla corsia di emergenza e si sono dati alla fuga scavalcando la recinzione dell’arteria stradale, dirigendosi all’interno della zona boschiva.
I militari, scesi dall’auto di servizio, si sono precipitati all’inseguimento a piedi e uno di essi ha scavalcato la recinzione seguendo i fuggitivi nella boscaglia, mentre il collega li ha seguiti dalla carreggiata, per chiudere la via di fuga sul raccordo. Quando il militare a diretto contatto con i malviventi è riuscito ad avvicinarsi, uno dei due, P.M., si è repentinamente voltato per affrontarlo, impugnando un oggetto metallico che, nell’oscurità, aveva le sembianze di un’arma. Il Carabiniere ha quindi estratto la pistola di ordinanza ed ha esploso un colpo in aria, per far desistere il malvivente. Il 38enne serbo, di fronte alla fermezza e reattività del Carabiniere, ha capito di non avere scampo e si è arreso. È stato bloccato e ammanettato. Il secondo uomo è invece riuscito a far perdere le proprie tracce, nonostante le immediate ricerche condotte dai Carabinieri assieme a personale della Polizia stradale di Trieste e della Polizia di frontiera, intervenuto in supporto. L'uomo si trova ora nel carcere del Coroneo.
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Il Gazzettino