TRIESTE - Trasportava ventitre migranti irregolari, di cui tre sono risultati minori, stipati in un furgone. Un cittadino ucraino, il 47enne N. Y., è finito in manette...
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A bloccare il passeur nei pressi del “bivio H” è stata una pattuglia della Polizia di Frontiera, insospettita dall’orario serale e dall’andatura particolarmente veloce del furgone su cui l’uomo viaggiava, incrociato lungo la strada provinciale confinaria di San Antonio in Bosco. Dopo un breve inseguimento, conclusosi con il blocco in sicurezza del mezzo nei pressi del bivio, la pattuglia, all’apertura del portellone del furgonato, rinveniva ammassati nel vano di carico, ventitre migranti irregolari, di cui tre sono risultati minori, tutti di nazionalità pakistana: da qui l’arresto del cittadino ucraino.
Gli interni del furgone hanno ancora una volta evidenziato le modalità con cui i migranti vengono fatti viaggiare attraverso le frontiere, senza aria, senza acqua e con un addensamento al loro interno di decine di persone, anche minorenni. Al termine delle attività, N.Y. è stato accompagnato nel carcere del Coroneo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Trieste, che procede. Dall’arresto dell'ucraino, gli accertamenti della Polizia di Frontiera sono adesso finalizzati a risalire alla organizzazione criminale che sfrutta il traffico di esseri umani lungo la Rotta balcanica, e che vede in Trieste uno degli snodi di ingresso principale in area Schengen. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino