PADOVA - Un inseguimento di 100 metri, mentre la moglie lo guarda urlando e lanciando l’allarme. Il protagonista è un noto avvocato padovano di 46 anni, Pietro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IN MANETTE
Gli uomini delle Volanti nella stessa serata hanno arrestato per rapina impropria Hamdi Mejiri, trentaduenne di origine tunisina, irregolare sul territorio nazionale e pregiudicato. All’ora di cena la pattuglia è intervenuta al vecchio ingresso dell’ospedale civile dopo la telefonata concitata di una donna: «Correte in via Gabelli, mio marito ha visto i ladri delle nostre biciclette e si è messo da solo a rincorrerli».
Il furto era stato commesso da due nordafricani che avevano tranciato la catena con la quale erano state chiuse due delle quattro biciclette della famiglia, quelle del figlio e della figlia. «Eravamo in ospedale per trovare un parente - spiega ancora l’avvocato Sartori - e all’improvviso mentre parlavo con mia moglie ho notato che sulle rastrelliere due biciclette non c’erano più. Pochi secondi dopo quei due ladri mi sono passati davanti sfrecciando. Ho rincorso uno dei due lungo via Gabelli e, quando ha capito di essere stato raggiunto e bloccato da me, questo ha iniziato ad urlare al complice di fermarsi o di abbandonare la bicicletta. Evidentemente - sorride amaro il legale padovano - il suo complice però l’ha tradito. Devo ringraziare anche un passante che si è fermato e mi ha aiutato a tenere fermo il ladro mentre provava a divincolarsi».
LE CONSEGUENZE
L’avvocato Sartori è stato costretto alle cure del pronto soccorso per una botta al torace rimediata cadendo addosso ad un paletto, ma per fortuna se l’è cavata solo con cinque giorni di prognosi. Il tunisino bloccato durante la fuga ha invece riportato una leggera escoriazione al braccio.
L’avvocato ha presentato denuncia e una delle due biciclette - comprate da poco - è tornata in suo possesso. Il lucchetto è stato trovato per terra vicino alla rastrelliera assieme al tronchese in metallo utilizzato come sempre per tranciarlo. Le bici rubate con azione fulminee e ricorrenti all’ospedale, in stazione e nelle zone universitarie sono spesso e volentieri destinate al florido mercato illegale che da anni spopola in città. Oltre all’accusa di rapina impropria il tunisino risulta indagato anche per inottemperanza al decreto di espulsione e all’ordine del questore di Padova di abbandonare il territorio nazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino