Su undici campionamenti effettuati lungo le coste del Veneto, in corrispondenza delle foci di fiumi e nei pressi di scarichi di depuratori, soltanto uno è risultato fuori...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A fronte di una situazione generalmente positiva, fatto determinato anche dall'assenza di piogge, nei confronti dei cosiddetti «malati cronici», ovvero i casi dove la mancata depurazione resta un problema irrisolto da troppi anni, come i casi che riguardano il Delta del Po, Legambiente valuterà l'ipotesi di presentare degli esposti alle autorità competenti al fine di mantenere alta la guardia sul fronte della depurazione utilizzando, laddove necessario, i nuovi strumenti repressivi previsti dalla legge 68 del 2015 sugli Ecoreati per definire le cause che compromettono lo stato di salute dei mare e fiumi.
«Per quanto su undici punti monitorati solo uno sia risultato fortemente inquinato, ovvero la foce del Po - commenta Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto - è necessario mantenere alta la guardia su un tema importante, spesso sottovalutato, che determina la qualità delle nostre acque.
Il Gazzettino