Pm10: è giallo sui dati che non ci sono sul sito. Panevin, auto d'epoca e due ruote, cresce l'inquinamento

PORDENONE - Sarà che con il Covid, la crisi, la benzina che aumenta, la sanità in sofferenza, le maxi bollette e l'inflazione di problemi ce ne sono già...

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PORDENONE - Sarà che con il Covid, la crisi, la benzina che aumenta, la sanità in sofferenza, le maxi bollette e l'inflazione di problemi ce ne sono già abbastanza. E così gli sforamenti del Pm 10, le polveri sottili, passano quasi inosservati anche se la questione, sul fronte sanitario, dovrebbe preoccupare. Eppure, nonostante il Pm10 da tempo in più zone della provincia sia ben oltre i livelli massimi, sembra che nessuno ci faccia caso. L'altra sera sono stati bruciati una caterva di pan e vin (foghere se va meglio) in barba a divieti e stop per le limitazioni legate alle polveri sottili. Giovedì sera in centro a Pordenone si sentiva proprio l'odore del legno bruciato, odore che è andato avanti tutta la notte. Per carità, meglio bruciare un paese che perdere una tradizione diceva un vecchio adagio, ma non è che una impennata di polveri sottili sia un bagno di salute.


IL GIALLO
Ma si può andare oltre. In effetti se una persona ieri mattina avesse voluto vedere a quale livello avessero portato i pan e vin le polveri sottili, non poteva farlo. Già, perchè sul sito dell'Arpa Fvg non c'erano gli aggiornamenti. Tutto fermo al giorno prima, il 5 di gennaio dove, tra l'altro, su cinque centraline presenti nel pordenonese, due non avevano neppure i dati. Campeggiava un ND (non disponibili) che evidentemente sta a significare che ci sono problemi tecnici. Quello che però è ancora più grave è che non vengano aggiornati i dati neppure dell'intera giornata, quando in regioni vicine, il Veneto, tanto per fare un esempio, non solo c'erano i numeri del Pm10 della giornata di ieri, ma era sezionato ora dopo ora. Fantascienza per l'Arpa Fvg. Un peccato nell'era delle tecnologie avanzate.


IL CENTRO INVASO
Ma si può andare anche più avanti. Ieri mattina, in piena piazzetta Cavour c'era la rassegna delle auto d'epoca. Belle, per carità, ma decisamente inquinanti visto che allora le marmitte catalitiche non esistevano o comunque oggi sono superate. Una bella fila che poi ha fatto slalom tra le vie cittadine. Ma c'è di più. La befana dei vigili. Ovviamente una festa più che legittima. Solo che a portare panettoni e spumante agli agenti della Polizia municipale erano i vespisti dell'associazione pordenonese con tanto di bellissime due ruote. Solo che essendo parecchio datate, inquinavano pesantemente dai tubi di scappamento. Non a caso, dopo che sono passate circa una cinquantina fermandosi in piena piazza a consegnare i panettoni e a sgasare, l'aria era diventata irrespirabile. Mamme con bambini, anche molto piccoli che salutavano e respiravano Pm10, benzene e tutto il resto. Si fortificheranno i bronchi. Il tutto proprio sotto gli occhi degli stessi vigili che guardavano i panettoni.


I DIVIETI


C'è da ricordare infine che quando il Pm10 supera i limiti scattano le limitazioni, ma a Pordenone, se è giorno di festa, sabato o domenica, o addirittura un ponte festivo, allora i divieti decadono perchè i commercianti protestano se le auto (e le Vespe degli anni 60) non entrano in città e mettono a rischio le vendite. Chissà se invece i pochi affari di cui si lamentano non siano dovuti ad altri problemi.

 


 

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Il Gazzettino