Belluno. Belli e simpatici: i due giovani ingegneri, Fabrizio e Chiara, diventano gestori di un rifugio. «Siamo carichi!»

Belluno. Belli e simpatici: i due giovani ingegneri, Fabrizio e Chiara, diventano gestori di un rifugio. «Siamo carichi!»
BELLUNO - Giovani, belli, simpatici, laureati ed esperti di montagna. Soprattutto decisi e coraggiosi. Pronti a fare di una passione la professione. Sono i due nuovi gestori del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BELLUNO - Giovani, belli, simpatici, laureati ed esperti di montagna. Soprattutto decisi e coraggiosi. Pronti a fare di una passione la professione. Sono i due nuovi gestori del rifugio VII Alpini: Fabrizio Gaspari e Chiara Dall’Armi. Il Club alpino di Belluno, proprietario della struttura, li ha scelti tra 13 candidati. Prenderanno loro idealmente il testimone da Lara Forcellini e dal marito Marino De Colle che, dal 2017, tenevano le redini del rifugio situato su una pala erbosa alla base della Schiara, a 1502 metri di quota.

SUPER QUALIFICATI

Il loro profilo va un po’ fuori dai classici schemi: entrambi bellunesi di città, entrambi diplomati al liceo scientifico “Galileo Galilei”. Entrambi con in tasca una laurea in ingegneria (figli, tra l’altro, di ingegneri, Ermanno Gaspari e Roberto Dall’Armi). Tutti e due, nel Cai Belluno, sono istruttori di arrampicata su roccia, conoscitori, palmo a palmo, delle montagne che fanno corona a Belluno. Questa, nello specifico, è la premessa alla motivazione portata dalla sezione del Cai: «Nonostante la giovane età il loro profilo è di assoluto rispetto. Chiara Dall’Armi è forte di una laurea magistrale in Ingegneria energetica e ha varie esperienze di lavoro all’estero. Fabrizio Gaspari si è laureato in Ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Ha studiato, in Erasmus, all’Università della Catalogna. Ottima la loro conoscenza di almeno due lingue».

VISIONE GLOBALE

A scegliere Chiara e Fabrizio è stata una Commissione di tre persone incaricata dal direttivo della sezione. Oltre al curriculum ognuno dei 13 candidati ha sostenuto un colloquio: «Questo interesse ci ha dato soddisfazione. So, peraltro, che è stata una scelta difficile perché si sono presentati candidati qualificati e con esperienza – sono parole del presidente, Paolo Barp - di Gaspari e Dall’Armi è piaciuto il fatto che hanno una visione globale e che puntano alla promozione di un rifugio oggettivamente difficile da raggiungere». Da Case Bortot, dove si lascia l’auto, ad un escursionista medio servono 2.30-3 di cammino per raggiungerlo. 

L’ENTUSIASMO

«Ultra contenti. Siamo carichi, non vediamo l’ora di andare su – così sintetizza Fabrizio, con un vocale che arriva da oltreoceano, dove si trovano attualmente – da una paio d’anni ci frullava l’idea di gestire un rifugio. È arrivata l’occasione del VII Alpini, un’ottima opportunità. Grazie al Cai che ci ha scelti: la Schiara è la montagna di casa, ora abbiamo la possibilità di fare qualcosa per il nostro territorio». 

IL PROGETTO

A detta della Commissione (di cui ha fatto parte anche l’ispettore del rifugio incaricato dal Cai) a risultare vincente è stato il progetto che hanno mostrato di voler realizzare nel rifugio situato all’interno del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi: costruito nel 1951 era amato dallo scrittore e giornalista Dino Buzzati. Un rifugio che è tuttora importante punto di riferimento per quanti percorrono l’Alta Via delle Dolomiti n. 1 e della Monaco-Venezia. La Sezione di Belluno era alla ricerca di una gestione semplice e sobria: «Consona ai rifugi di montagna, ma nello stesso tempo attenta alle esigenze del presente e con una particolare attenzione per gli aspetti ambientali, attenta allo stato dei sentieri, alle criticità derivanti da possibili frane e smottamenti, in grado di dare indicazioni certe ai viaggiatori, quindi con un presidio del territorio a 360 gradi». In tal senso, come affermato da Paolo Barp, i due giovani bellunesi presentato un programma completo e accattivante. Per quanti saliranno al Pis Pilon nella prossima stagione estiva sarà questa una importante novità per la montagna definita “regina” da Giuliano Dal Mas.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino