OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
GRADO - È dell'ingegnere gradese Alessandro Zaniboni il cadavere ritrovato domenica pomeriggio in Sardegna, durante una battuta di caccia nella zona del Supramonte di Baunei, in Ogliastra. Il 55enne, specializzato in piattaforme della Saipem e appassionato speleologo, era scomparso il 23 luglio 2021 proprio nella zona di Baunei; gli uomini del soccorso alpino sardo lo avevano cercato per settimane ma di lui nessuna traccia. Domenica, a distanza di oltre 16 mesi il rinvenimento del corpo che potrà portare ai suoi famigliari almeno il sollievo di una degna sepoltura. La scomparsa di Zaniboni, che si era trasferito in Sardegna per lavoro, è risultata al tempo un vero e proprio giallo. In un primo momento si pensava che avesse deciso di fare un'escursione in quella zona, considerato che abitava in un paesino sul mare poco distante - Lotzorai, una piccola località di un paio di migliaia di abitanti tra il mare di Arbatax e la catena del monte Gennargentu - e che si fosse perso. La sua macchina fu ritrovata a circa dieci chilometri della sua abitazione. Le ricerche del gradese erano proseguite per settimane con un imponente dispiegamento di forze del Soccorso alpino, vigili del fuoco, Guardia di finanza, Corpo forestale, polizia e carabinieri. Erano state utilizzate anche unità cinofile e molecolari, elicotteri e i droni, ma del cinquantacinquenne nessuna traccia.
LA BATTUTA DI CACCIA
Domenica è stata una compagnia di cacciatori di Baunei a rivenire lungo la parete di Baccu Addis, nell'area di Bidonie, il corpo in decomposizione di Zaniboni.
«RICERCHE INADEGUATE»
Sul posto, insieme agli agenti, sono giunti anche carabinieri, Vigili del fuoco, Soccorso alpino di Baunei. In tarda serata il magistrato di turno ha autorizzato la rimozione del corpo. Sulla vicenda è intervenuto Gianfranco Piscitelli, presidente di Penelope Sardegna, associazione che si occupa delle persone scomparse nell'isola. «Continuo a denunciare l'inadeguatezza della ricerca delle persone scomparse in Sardegna - ha dichiarato - Si sospendono le ricerche sostenendo di aver fatto tutto il possibile, ma così non è. In Sardegna gli scomparsi, anzi i resti degli scomparsi, vengono trovati per caso da cacciatori o fungaioli a distanza di tempo, nella stesse zone della scomparsa, nelle stesse zone dove si è cercato».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino