Morta per il camice impigliato nel macchinario: il sacrificio di Luisa salva altre vite

Luisa Scapin, morta a 62 anni per un infortunio sul lavoro: mariti e figli acconsentono la donazione degli organi

La vittima Luisa Scapin, 62 anni e Gaudenzio Zaminato di 62 anni
VILLA DEL CONTE - La sua vita si è spenta a causa di un infortunio avvenuto sul posto di lavoro. Nelle stesse ore in cui un marito, due figli, altrettanti nipoti e molti...

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VILLA DEL CONTE - La sua vita si è spenta a causa di un infortunio avvenuto sul posto di lavoro. Nelle stesse ore in cui un marito, due figli, altrettanti nipoti e molti parenti stanno soffrendo profondamente, altre persone stanno avendo speranza di vita grazie alla scelta della donazione degli organi. Le speranze di salvare Luisa Scapin, 62 anni di Villa del Conte, sono crollate alle 16 di ieri pomeriggio nell'ospedale di Padova. A quell'ora è scaduto il termine di osservazione e si è proceduto alle operazioni di espianto. Alcune ore prima i medici avevano dato le notizia che non c'era più nulla da fare al marito Gaudenzio Zaminato di 62 anni, ed ai figli Andrea e Davide rispettivamente di 36 e 27 anni, chiedendo il consenso alla donazione. Hanno detto di sì. Luisa continuerà a vivere in molti, lei, persona buona, laboriosa, cordiale, di fede. Valori profondi che testimoniava nella semplicità e che diventano ancora più veri di fronte ad una scelta così delicata.

I FATTI

Luisa Scapin sarebbe andata in pensione tra pochi anni. Era esperta di riferimento alla FilTessil di Sant'Anna Morosina di San Giorgio in Bosco. In attività dal 1970, la ditta produce cintini per tapparelle, treccia mare, cavetti stendibiancheria e filati sintetici. Lunedì scorso Luisa, erano le 11,40, stava lavorando su un macchinario avvolgicavo. Per motivi che chiarirà lo Spisal, il suo grembiule si è impigliato negli ingranaggi causandole una stretta potente. É svenuta, il suo cuore è andato in arresto cardiaco. Un collega è intervenuto con il massaggio cardiaco continuato da un carabiniere della stazione di Tombolo intervenuto con un collega poco dopo. Poi l'opera dei sanitari. In elicottero era stata portata a Padova. Tre giorni di speranza. La titolare dell'azienda ora è indagata per omicidio colposo. Il macchinario è stato immediatamente posto sotto sequestro.

IL RITRATTO

Luisa era originaria di Onara di Tombolo, ma da trent'anni viveva a Villa del Conte: prima aveva abitato a Vicenza con il marito macellaio che lavorava in vari supermercati ed ora è in pensione. Via delle Viole è una strada chiusa di campagna dove vivono cinque dei quattro fratelli Zaminato. Affiatati i fratelli e le cognate, che ogni mese si trovano insieme. Luisa era diventata nonna pochi mesi fa per la seconda volta. Una nipotina, figlia del primogenito Andrea che abita a Borgoricco. La prima nipote, figlia di Davide, è nata cinque anni fa e vive al piano superiore della bifamiliare. Questi i tesori più grandi di nonna Luisa. Una gran lavoratrice che attendeva la pausa natalizia per il meritato riposo e le vacanze. Aveva programmato una crociera con Gaudenzio a Dubai. Lo scorso anno quella prevista era stata annullata per la pandemia. «Estroversa, dinamica, buona, sempre sorridente, energica e disponibile - la descrive il cognato Sergio Zaminato con accanto moglie e figlia che sottolineano anche loro come Luisa fosse una persona stupenda - In azienda so che era persona di riferimento e con responsabilità. Non riusciamo a capacitarci di quanto avvenuto. Speravamo nella ripresa. Molti anni fa un nostro fratello aveva avuto un incidente. Era andato in coma, poi si è ripreso. Stava rivivendo quella situazione. Speravamo che anche questa volta andasse per il meglio. Luisa era instancabile anche quando i figli giocavano a calcio nella Comitense, dava una mano assieme al marito che cucinava. Era molto impegnata durante il Palio, la nostra è la contrada delle Lepri e suo figlio Andrea è capocontrada. Bello il gesto della donazione, dà continuità alla vita. Lei era persona di fede, credente». La nipote Michela: «Una zia speciale, sensibile, mi è stata vicina in un momento personale difficile, mi mancherà molto».
 

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Il Gazzettino