Valeriano morto dopo il volo dal cestello elevatore: identificato il macchinista che era scappato senza soccorrerlo

Valeriano Bottero
CASTELFRANCO - È stato individuato dai carabinieri chi il 28 settembre stava manovrando il muletto, all’interno della ditta Lavor Metal di Loreggia, con il cestello...

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CASTELFRANCO - È stato individuato dai carabinieri chi il 28 settembre stava manovrando il muletto, all’interno della ditta Lavor Metal di Loreggia, con il cestello elevatore da dove è precipitato l’artigiano Valeriano Bottero 52 anni di Castelfranco Veneto. Sarebbe un dipendente dello stesso imbianchino e non dell’azienda di via Ceccon. 


Al momento gli uomini dell’Arma hanno in mano il solo nome di battesimo, ma il cerchio si sta stringendo. L’operaio rischia di essere incriminato per omissione di soccorso, anche se dall’autopsia è emerso come Bottero dopo un volo di oltre cinque metri sia morto sul colpo battendo con la testa.
Quando martedì i carabinieri e tecnici dello Spisal sono arrivati nel capannone della Lavor Metal, non c’era più nessuno. Chi stava manovrando il cestello da cui è precipitato Bottero trovando la morte, si era già dileguato facendo perdere le proprie tracce. Gli inquirenti sono certi della presenza di un secondo lavoratore insieme all’artigiano, perchè il 52enne non avrebbe potuto manovrare da solo il muletto. L’artigiano stava pitturando a una altezza di oltre cinque metri posizionato su un cestello mobile. 
Intorno alle 15.30 qualcosa è andata storta: da un primo accertamento il manovratore del cestello elevatore avrebbe commesso un errore, tanto da far perdere l’equilibrio a Bottero. Forse il cestello ha oscillato in maniera importante, sbalzando fuori l’artigiano. L’imbianchino è precipitato ed è morto. Chi era con lui in quel momento, prima dell’arrivo dei carabinieri e dei tecnici dello Spisal, avrebbe lasciato la Lavor Metal di via Ceccon scomparendo nel nulla.
Quando sono arrivati i soccorsi per Bottero ormai non c’era più nulla da fare. Le lesioni interne riportate dall’imbianchino, dopo il volo di oltre cinque metri, erano troppo gravi come ha evidenziato anche l’autopsia. Al momento sia il capannone e sia il muletto sono ancora sotto sequestro.
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Il Gazzettino