TREVISO - Esplode l'epidemia dell'influenza nella Marca. L'ospedale di Treviso ha registrato i primi tre ricoveri. Lunedì una bambina di cinque anni è...
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L'EPIDEMIA
Come procederà? Difficile da prevedere. L'epidemia è iniziata con un mese di anticipo rispetto all'anno scorso, quando il primo ricovero in ospedale per complicanze scattò nel giorno della vigilia di Natale. Sempre l'anno scorso, nella settimana successiva ci furono altri 12 casi, nove per lo stesso H3N2 e tre per l'H1N1, il virus della cosiddetta Suina. L'Usl della Marca oggi si aspetta uno sviluppo simile. Le stime dicono che alla fine l'influenza costringerà a letto oltre 100mila trevigiani. Più del 10 per cento della popolazione. L'anno scorso la copertura vaccinale aveva raggiunto quota 53 per cento. Adesso si punta ad arrivare almeno al 65 per cento. L'azienda sanitaria provinciale ha acquistato 140mila dosi di vaccino per le persone a rischio. Ed è pronta a incrementarle. La maxi campagna di vaccinazione contro l'influenza è iniziata l'11 novembre.
LA GIORNATA
Sabato ci sarà l'appuntamento con il Vaccination Day organizzato dal servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl: le principali sedi vaccinali saranno aperte dalle 9 alle 16 per vaccinare contro l'influenza tutti quelli che lo richiederanno. Da Treviso a Oderzo, passando per Conegliano, Vittorio Veneto, Castelfranco e Montebelluna. La giornata è dedicata principalmente alle persone anziane che per vari motivi non hanno potuto vaccinarsi dal proprio medico di famiglia, specificano dall'azienda sanitaria provinciale. L'immunizzazione, che terminerà il 31 gennaio, è gratuita e raccomandata in particolare per le persone dai 65 anni in su, le donne in gravidanza all'inizio della stagione epidemica e le persone con patologie che potrebbero aggravarsi a causa del contagio, come malattie cardiovascolari, polmonari, renali, neoplasie, diabete e così via. Anche le persone che non rientrano nelle categorie considerate a rischio possono vaccinarsi, se lo desiderano, a fronte del pagamento di un ticket di dieci euro.
Mauro Favaro Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino