Non solo Covid, è in arrivo l'influenza stagionale. A Treviso pronti 290mila vaccini

Non solo Covid, è in arrivo l'influenza stagionale. A Treviso pronti 290mila vaccini
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TREVISO - «L'arrivo dell'influenza stagionale rappresenta una grande incognita. Grazie alle mascherine, nell'ultimo anno e mezzo praticamente il virus non si è visto. Si tratta di una situazione che non abbiamo mai sperimentato. Al momento non è possibile dire se sia stata una cosa positiva o meno. Per questo sarà ancora più importante proteggere gli anziani e le fasce deboli». Roberto Rigoli, direttore sociosanitario dell'Usl della Marca, accende l'allerta. Con l'epidemia da Covid, il virus dell'influenza è di fatto sparito. E nessuno esclude il rischio che nelle prossime settimane possa tornare a farsi sentire più pesantemente di prima colpendo persone con sistemi immunitari non più così allenati ad affrontarlo. È un altro effetto collaterale dell'epidemia. 


LE SCORTE

L'azienda sanitaria ha già iniziato a correre ai ripari ordinando oltre 290mila vaccini antinfluenzali. Quasi il 40% in più rispetto all'anno scorso, quando c'era già stato un incremento del 50% sul 2019. L'investimento complessivo oggi sfiora i 3 milioni di euro. Non ci sono ancora date ufficiali. Guardando all'organizzazione dell'anno scorso, comunque, la campagna vaccinale contro l'influenza stagionale dovrebbe partire entro la metà di ottobre. Cioè proprio nei giorni dedicati alla somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid ai 5.600 anziani ospiti delle 54 case di riposo della Marca. 


DOSI IN PARALLELO

In queste ore sta prendendo forma l'ipotesi di procedere in parallelo, somministrando cioè i due vaccini, quello contro il Coronavirus e l'antinfluenzale, di fatto in modo contemporaneo. «Ci stiamo attrezzando per fare il più velocemente possibile», sottolinea Rigoli, che prima di assumere l'incarico di direttore sociosanitario è stato per oltre un anno in prima linea davanti all'epidemia da Covid come direttore del centro di Microbiologia di Treviso e coordinatore di tutti e 14 i laboratori del Veneto. Per quanto riguarda il resto della popolazione, anche le farmacie sono pronte a fare la loro parte. Fino all'anno scorso i vaccini antinfluenzali potevano essere acquistati in farmacia ma poi dovevano essere somministrati da un medico. Adesso le cose potrebbero cambiare. «I farmacisti che stanno vaccinando contro il Covid hanno seguito un percorso di formazione e, ottenendo il patentino, sono diventati farmacisti-vaccinatori spiega Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite ora potrebbe essere usato lo stesso schema per eseguire i vaccini contro l'influenza, ovviamente sempre dopo un periodo di formazione. Le farmacie, su base volontaria, sono pronte a erogare anche questo nuovo servizio». 


I VAX DAY

Quel che è certo, intanto, è che la somministrazione capillare dei vaccini antinfluenzale verrà garantita come sempre attraverso i Vax-Day dell'Usl e i medici di famiglia. Le priorità sono già definite. Oltre alle case di riposo, il vaccino antinfluenzale è raccomandato in particolare alle persone con più di 60 anni e ai più giovani costretti a convivere con altre patologie a rischio. Dopo l'esplosione dell'epidemia da Covid, però, è stato consigliato a tutti, compresi i bambini dai 6 mesi in su. Anche se, oggettivamente, i vaccini non sono infiniti. Tra gli obiettivi c'è sempre quello di contenere una malattia che almeno nella sua fase iniziale dà sintomi molto simili all'infezione da coronavirus. Non solo: i vaccini serviranno per ridurre i casi gravi di influenza, le complicanze e, alla fine, gli accessi ai pronto soccorso e i ricoveri negli ospedali, già da tempo sotto pressione. Uno studio condotto dalla stessa Usl prima dell'era Covid aveva stimato che il vaccino antinfluenzale consentiva di evitare 200 decessi correlati a patologie cardiorespiratorie e oltre 400 ricoveri all'anno solamente nel trevigiano. Sull'impatto dell'influenza nell'autunno ormai alle porte aleggia però un nuovo punto interrogativo. E oggi è ancora più importante proteggere anziani e persone fragili.

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Il Gazzettino