PORDENONE L'influenza fa la sua seconda vittima nella Destra Tagliamento. Dopo un mese di ricovero nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di San Vito al...
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«Il prolungato periodo di intubazione sottolinea l'infettivologo Crapis ha alterato i suoi meccanismi di difesa, tant'è che la donna è morta a causa di una seconda infezione alle vie respiratorie». La famiglia di Rosa Alba Capo, attraverso la figlia Giuseppina Genovese, ha fatto sapere che la madre era anche cardiopatica e che le sue condizioni di salute si erano complicate in seguito ad un intervento chirurgico. «Quello che mi stupisce allarga le braccia la figlia è il fatto che mia madre che, tutto ad un tratto sembrava essere guarita tanto da essere addirittura dimessa, è poi morta. Aveva una tosse persistente, che non le dava tregua. Qualche giorno dopo le dimissioni, una notte ha avuto una crisi respiratoria che ha imposto nuovamente il trasferimento in ospedale. I medici ci hanno detto che c'erano delle possibilità che potesse sopravvivere, invece, purtroppo, non ce l'ha fatta nonostante si fosse sottoposta a vaccinazione antinfluenzale».
Migliorano invece le condizioni dell'altra anziana di 72 anni, residente a San Vito al Tagliamento, ricoverata la settimana scorsa in gravissime condizioni nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale cittadino. Anche in questo caso era stata trasferita a San Vito in seguito alle complicazioni dovute ad un'insufficienza respiratoria. Accolta inizialmente in Medicina, la donna, che oltre a far fatica a respirare presentava febbre alta e tosse, era stata sottoposta ad accertamenti, essendo le sue condizioni di salute peggiorate rapidamente: era risultata positiva all'influenza generata dal virus A-H3N2. Anche in questo caso associata a polmonite da pneumococco. Un quadro clinico piuttosto complesso e allo stesso tempo grave. «L'influenza sta passando - spiega Massimo Crapis - dal momento che il picco era stato raggiunto tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. Ora siamo entrati in una fase calante ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia: i pericoli sono sempre dietro l'angolo. Lo dimostra il fatto che un'altra anziana si trova ricoverata in condizioni serie a causa di uno dei virus responsabili di numerosi contagi, tanti quanti ne ha causati la suina».
I sintomi restano quelli classici, con una temperatura corporea uguale o superiore ai 38 gradi, dolori a livello muscolare e osseo, insonnia, emicrania e mancanza di appetito. Ciò che preoccupa i medici riguardo quel virus è l'elevata possibilità di contagio. Elemento che non va per nulla sottovalutato. La stagione dell'influenza, che sta volgendo verso la fine, non è stata tra le più gravi in assoluto.
Il Gazzettino