Follia a Venezia. Influencer viene derubato da tre borseggiatori, lui li riprende con il cellulare e gli arriva un pugno in faccia

Follia a Venezia. Influencer derubato da tre borseggiatori, lui li riprende con il cellulare e gli arriva un pugno in faccia
VENEZIA - Ormai dire "borseggi" è diventato riduttivo, perché con le bande di uomini che girano la sera siamo alla rapina impropria: la vittima si accorge...

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VENEZIA - Ormai dire "borseggi" è diventato riduttivo, perché con le bande di uomini che girano la sera siamo alla rapina impropria: la vittima si accorge di essere borseggiata e i ladri colti con le mani nel sacco invece di far finta di nulla, tornano indietro e minacciano e spesso alzano le mani.


È la tendenza che c'è ormai da mesi a Venezia, dopo le 18. La mattina lavorano le bande di giovani donne, che non perdono, l'occasione per sbeffeggiare chi le filma o fa saltare il colpo. Ma è nel tardo pomeriggio che cominciano i problemi: uomini tarchiati, collo taurino, braccia grosse (a Venezia si direbbe "come gransipori") e sguardo minaccioso imperversano senza sosta e fino a tarda sera tra San Marco e Rialto. E fanno tante vittime tra chi porta la borsa in posizione appena arretrata.

IL RACCONTO

Venerdì sera, a farne le spese è un giovane influencer veneziano, che ha deciso di denunciare tutto con un video su TikTok, che in poche ore ha già raggiunto 130mila visualizzazioni. Ecco il suo racconto.
«Ero sul ponte delle Becarie alle 19.14 - racconta con una certa precisione - e stavo andando verso Rialto. Avevo una borsa a tracolla con la zip, ho sentito una mano che tentava di aprire la borsa alla mia destra. Mi son voltato e non c'era nessuno, mi son voltato a sinistra e ho visto tre tizi di cui uno continuava a girarsi come per vedere cosa facevo. Mi son detto "questi sono tre borseggiatori, faccio il video, magari può essere utile a qualcuno". Pochi metri dopo il bar all'angolo, uno dei tre, che indossava un berretto, mi ha visto, è tornato indietro con fare minaccioso "Tu stai facendo video!". Gli ho detto no. Come risposta, mi è arrivato pugno in un occhio e poi uno sputo. Un altro che era con lui mi ha rovesciato dell'acqua addosso, mentre il terzo non ha detto né fatto nulla».

AGGRESSIVI

Un'esperienza abbastanza pesante. «Sono tre rom, ne sono certo - prosegue - li ho visti spesso in zona San Marco. Girano in tre, due di loro sono molto aggressive. Sono andato dai carabinieri per presentare la denuncia e il referto che mi son fato rilasciare dal pronto soccorso. Detto per inciso: se non mi fossi tirato indietro sarei senza un occhio. Ma la cosa che mi fa andare in bestia - conclude - è che gente violenta come questa giri a piede libero. Non solo ti derubano, ma se per caso reagisci ti aggrediscono. Proprio non ci siamo».

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Il Gazzettino