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Hanno iniziato per gioco con il telefonino. Poi ci hanno preso gusto, hanno raccolto pareri (non sempre favorevoli), e via via hanno iniziato una vera e propria carriera a metà strada tra il mestiere dell'influencer e quello dell'«opinion maker. Certo, si divertono ma allo stesso tempo dicono la loro, insegnano, fanno conoscere.
STORYTELLING
Davide Patron, 22 anni, di Mogliano Veneto, è un brillante studente al quarto anno dei corsi di finanza all'università di Dundee, in Scozia. Ma a farcelo incontrare in videochiamata è l'altra sua grande passione, quelle per le lingue, condivisa su TikTok dove le sue ficcanti pillole di inglese fanno letteralmente scuola da 635mila follower che, detta per i non addetti ai lavori significa seguaci ma non per forza sostenitori. Che sommati a quelli di Instagram fanno quasi un milione tondo. «Mi è sempre piaciuto viaggiare e mettermi in relazione con altre lingue e culture in un ambiente internazionale, spiega @davidepatron (il suo nickname ndr).
IL RADUNO
Le conferme sono tante e l'altra sera si sono date convegno a Milano, nel prestigioso spazio Manin, già tempio di Krizia, per l'evento TikTok, un racconto italiano, collegato nel titolo a #TiRaccontoLItalia, il progetto di storytelling sulla riscoperta della creatività e delle tradizioni del Belpaese: 35mila video e quasi 2 miliardi di visualizzazioni, molte attratte dagli highlights del Veneto, l'ultima delle 20 tappe regionali, e una delle più seguite, con le incursioni a Venezia, Padova, Verona, ma anche sulle Dolomiti, alle pozze di Arsiero (i caraibi veneti), Burano, il Molinetto della Croda o Borghetto sul Mincio.
GLI IDOLI
Dall'asso pigliatutto Khaby Lame (da Chivasso, in provincia di Torino), primo in Europa e secondo nel mondo (dopo la statunitense Charli D'Amelio) con oltre 123 milioni di follower, al fantasista bresciano della risata Mattia Stanga, dalla giovane Tasnim Ali, fotogenica e autoronica influencer con il velo, al travel ambassador Giovanni Arena. Un po' defilato (super occupato a fare caricature estemporanee ai present) Federico Cecchin, di Pordenone, che dall'alto dei sui 45 anni si considera un po' il papà dei tiktoker del Nordest, e non solo. «Il 4 novembre del 2019 un'amica mi ha convinto a installare e utilizzare l'app che fino a quel momento avevo ritenuto, a torto, un intrattenimento da bambini. Nessuno mai, prima, si era cimentato con il talento del caricaturista: ho pubblicato il mio primo video di 60 e il giorno dopo avevo già 8mila follower. Grazie ai feedback riesco a capire meglio che cosa piace veramente alle persone. E a farne tesoro».
Il Gazzettino